LA GIOIA DI SCRIVERE

IL CORAGGIO DI VIVERE -

Facendo uno sforzo per non piangere, Marta dice a suo marito:" Non preoccuparti caro, ce la faremo. Abbiamo passato momenti peggiori, supereremo anche questo con l'aiuto di Dio." Marta vorrebbe gridare che invece non ce la fa più, che è stanca di questa situazione, ma non può perchè deve sorreggere suo marito che è più debole di lei. Davanti alle difficoltà lui si butta giù, va in crisi depressiva e diventa un problema più grande per tutta la famiglia. In fondo Marta pensa:" Non è giusto! E' sua la colpa di questa situazione. Basterebbe che fosse più tollerante e meno orgoglioso con i suoi capi, invece al primo rimprovero, dà le dimissioni e se ne va. Oramai sono dieci anni che andiamo avanti così e sono veramente stanca!" Conosce bene la trafila per trovare un nuovo lavoro e lo stato di abbattimento che prende suo marito dopo un pò di tempo che gira a vuoto. Poi diventa intollerante con i bambini, sbuffa per nulla e non si vive più! Anche oggi, ritornando a casa dopo una giornata di lavoro, ha trovato suo marito sul divano. Ha capito subito ciò che è successo ed ha sentito il suo stomaco chiudersi come in una morsa che le ha tolto il respiro. In questi casi i pasti sono silenziosi, i suoi due bambini oramai capiscono la situazione e preferiscono mangiare svelti e andare nella loro stanza. Cercano di evitare di fare innervosire il padre ed anche Marta cerca di farlo stare tranquillo e non tocca l'argomento, ma stasera è troppo stanca per avere riguardi. Prepara svelta la cena senza guardarlo in viso e manda i bambini subito a dormire. Giovanni, suo marito però la conosce bene e capisce chè è scocciata, arrabbiata e che ce l'ha con lui perchè ha perduto il lavoro ancora una volta. Allora diventa irascibile e se la prende con i figli rimproverandoli per alcune banalità. Ne viene fuori una discussione perchè Marta li difende e non bada alle parole che le escono dalla bocca. Giovanni offeso se ne va in un'altra stanza. Marta si lascia cadere sul divano affranta dalla stanchezza, dal dispiacere per aver detto cose pesanti, per la situazione in generale, quando si sentono dei singhiozzi soffocati provenire dal bagno. Corre per vedere cosa accade ed i suoi bimbi con lei. La scena che vede le strugge il cuore, perchè in fondo a quest'uomo così orgoglioso, così strafottente, fragile ed intollerante insieme, lei vuole ancora bene. Lo abbraccia con affetto ed i bambini si uniscono a lei. "Non affliggerti tesoro mio - gli dice - vedrai che tutto si aggiusterà. Quel che conta è che ci vogliamo bene e che siamo uniti, perchè questa è la nostra vita, la vita che abbiamo scelto ed abbiamo bisogno l'uno dell'altra per andare avanti sulla nostra strada."