LA GIOIA DI SCRIVERE

LA DONNA PER ECCELLENZA: MARIA - SPOSA E MADRE SANTA

LA VERGINE MARIA 

La notte è serena e l'aria è fredda e tranquilla. Sulla litoranea che va da Porto Recanati a Civitanova Marche tira un lieve venticello, quel tanto che basta per fare innalzare le onde del mare che si rincorrono basse e si infrangono con un suono dolce sulla riva. Alcune stelle brillano nel cielo, tremule nella notte decembrina. Il sole è tramontato da parecchio e la gente è immersa nel sonno rilassante di chi ha lavorato tutto il giorno e deve alzarsi presto per una nuova giornata di fatica. D'un tratto lo scenario cambia. Il vento diventa forte e si abbatte con furia sulle case addormentate, scuotendo i rami dei pini che costeggiano il mare. Le raffiche del libeccio scuotono gli scuri non bene fissati e fischiano attraverso le fessure dei mattoni vecchi e scrostati. Le onde si innalzano altissime e rumorose schiumando con forza sulla riva e sugli scogli. D'improvviso tutto si calma. Le onde, arcanamente, non si infrangono più sulla riva ma vanno verso sud e si intrecciano senza alcun rumore. La notte si rischiara ed i raggi del sole sorto misteriosamente nel cielo senza venire da oriente, illumina una serie di nuvole che brillano come se fossero d'oro, creando un'aureola attorno. Al centro di questo ammasso di nubi splendenti c'è una casetta. Un'unica stanza, povera e disadorna, dai mattoni anneriti e vecchi. Una schiera di Angeli la sorregge da ogni lato cantando una melodia dolcissima che riempie il cuore di chi la ascolta. I pini oramai vecchi del litorale improvvisamente si inchinano preannunciando il passaggio di quella dimora straordinaria. Una musica celestiale, penetra attraverso i muri delle case, desta la gente che sbalordita assiste a quello spettacolo inchinandosi e pregando. E' LA CASA DI NAZARETH! Il miracolo si compie e la gente attonita ed in estasi la accoglie con devozione e adorazione come si conviene alla Casa di Gesù, di Maria e di Giuseppe. Gli Angeli la posano su di un piccolo colle dietro a Porto Recanati e lì resterà per oltre due millenni. E' la casa dove Maria ha vissuto durante i suoi anni di Sposa e di Madre, dove Gesù è ritornato da Betlemme ancora lattante, dove ha mosso i Suoi primi passi, dove ha trascorso le Sue giornate, dove ha vissuto da adolescente mentre prendeva corpo la Sua Divina Missione, dove da adulto ha iniziato il Suo Apostolato. Maria ha condiviso tutto questo perchè come Sua Madre Gli era vicina, anche se a volte le era difficile comprendere la grandezza della Sua Missione Terrena. Per Lei era soltanto il Suo Bambino, il Suo adorato Bambino che amava sopra ogni cosa.

Questa leggenda è stata tramandata da chi ha visto il passaggio della Santa Casa ai propri figli, essi ai loro discendenti ed in questo modo è giunta fino a noi.

Forse molti sorrideranno dell'ingenuità di coloro che ci credono ancora, molti diranno che è una sciocchezza e forse la narrazione si è andata via via arricchendo della fantasia popolare, delle sue emozioni e delle sue paure. Un fatto però è certo. LA CASA DI NAZARETH A LORETO C'E' DAVVERO! Chi l'ha portata? Come è arrivata su quel colle? Molti scienziati l'hanno studiata, analizzata, hanno raschiato i mattoni delle sue pareti, hanno scetticamente cercato una spiegazione plausibile, come quella che qualcuno l'abbia abbattuta a Nazareth e poi l'abbia ricostruita qui, su questo colle italiano. Poi perchè a Loreto? Ci sarebbero stati tantissimi luoghi dove posarla! Molte domande restano senza risposta. Tutti gli esperti però hanno raggiunto l'identico risultato: effettivamente è la Casa di Nazareth ma nessuno sa dire in quale modo sia arrivata fino a qui.

Il 10 dicembre a Loreto arriva una grande massa di visitatori, credenti e non, per la ricorrenza di questo avvenimento prodigioso. La piccola stanza oggi è inglobata in una maestosa Basilica sulla cui sommità brilla l'immagine tutta d'oro della Madonna. Una Madonna Nera perchè la sua origine è la Palestina. E noi non possiamo fare altro che inchinarci a questo prodigio come i molti pini del lungomare che ancora oggi sono piegati verso sud.