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LA GIOIA DI SCRIVERE

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A volte ci chiediamo." COME SARA' L'ALDILA '? QUANTO CONTERANNO LE NOSTRE DEBOLEZZE E LE NOSTRE VIRTU'?

Post n°51 pubblicato il 28 Dicembre 2011 da daidafiore
 

I DIARI SEGRETI DELL'ONNIPOTENTE

 


"Dimmi, come sarà la mia vita futura? Quando morirò? Sarò nel mio letto o dove?" Accanto a me è seduto un signore cordiale, sorridente, un poco strano per la verità perchè non si altera minimamente ed ha un'espressione serafica sul viso, è gentile e comprensivo e sembra saperla lunga sul mondo e sugli uomini. Pacato mi risponde: "Soltanto l'Onnipotente conosce la durata della tua vita e le condizioni della tua morte, posso soltanto dirti che sarà serena, priva di traumi se tu farai il tuo dovere!" Questa risposta non mi è sufficiente, vorrei sapere molto di più, continuo a chiedere pensando che è reticente per qualche motivo suo particolare. "Sai dirmi allora se avrò tanti soldi e vivrò con agiatezza?" Egli mi guarda fissamente poi con un sorriso enigmatico replica: " Avrai ciò che ti servirà, in ogni momento avrai tanto denaro quanto te ne occorrerà, né di più e neppure di meno!" Non sono soddisfatto: "Puoi dirmi se sarò felice, se il mio matrimonio durerà fino a quando saremo vecchi entrambi?" Ancora una volta aspetta a rispondermi e mi guarda negli occhi senza parlare, poi: "Sarai felice per quanto può esserlo un uomo di questo mondo ed il tuo matrimonio durerà quanto vorrai tu farlo durare!"

Siamo seduti in poltrona, l'uno di fronte all'altro. L'ospite è giunto del tutto inatteso. Mi sono alzato stamane deciso ad aiutare mia moglie nei piccoli lavori di giardinaggio e di aggiustatura, da troppo tempo rimandati perchè oggi è sabato e posso accontentarla. Rosanna, mia moglie, è una donna tranquilla; si arrabbia poco, è sempre disponibile con tutti, si dà da fare tantissimo sia in casa che in parrocchia, dove cerca di alleviare le sofferenze dei poveri e degli immigrati. Non abbiamo figli perchè quando eravamo giovani non abbiamo voluto sacrificarci e ci siamo divertiti molto con gli amici e con i viaggi; adesso non è più il tempo perchè siamo entrambi oltre la quarantina. A dire il vero penso che Rosanna sarebbe stata felice di avere dei bambini, ma per me sarebbero stati una scocciatura perchè non volevo essere limitato nella mia libertà. Ogni tanto vedo mia moglie che mi guarda come per dirmi qualcosa, ma poi distoglie lo sguardo e continua a fare il suo lavoro, forse capisce che sono distratto e che non mi trovo sulla sua stessa linea d'onda. Amo mia moglie, anzi le voglio bene perchè so di poterci sempre contare, non mi fa mancare nulla, infatti le camice sono sempre lavate e stirate, la biancheria è pronta nei cassetti, gli abiti sempre in ordine nell'armadio, la casa è lustra, la cucina è ottima perche è una bravissima cuoca, non posso proprio lamentarmi, inoltre il suo carattere mite non mi crea alcun fastidio e se voglio fare conversazione è disposta a colloquiare mentre se ho voglia di starmene zitto lei non chiede nulla e lavora tranquilla accanto a me. Che cosa avrei potuto desiderare di più? Quando ci siamo sposati, dopo circa sei anni di fidanzamento perchè io non avevo voglia di legarmi, l'amavo, stavo bene con lei e poichè ci conoscevamo fin da bambini, tutti ci consideravano già destinati. Certo non c'è stata una grande passione ma io non sono fatto per i sentimenti forti, mi piace vivere tranquillo.

Qualche mese fa però è arrivata una nuova collega: una stanga di un metro e ottanta, con un bel seno e le curve giuste al posto giusto, una rossa con gli occhi verdi che ha portato lo scompiglio in tutto l'ufficio. Quando cammina ancheggia terribilmente che mi fa andare su e giù il gargarozzo. Certo un pensierino ce l'ho fatto ma sembra che a lei non interessi nessuno nel nostro ambiente. Il povero Giacomo si è preso una bella cotta e non capisce più niente, tanto che il direttore l'ha richiamato un paio di volte perchè ha la testa fra le nuvole ed ha commesso due errori madornali: ha mandato un avviso di pagamento a due clienti che invece avevano pagato già da sei mesi. Due giorni fa, invece, la tizia mi è venuta vicino e mi ha chiesto se volevo prendere un caffè con lei. Non sono riuscito a rispondere per la meraviglia dell'invito improvviso ."Come?!" Mi sono detto quando mi sono ripreso: "Viene ad invitare me invece di quel Don Giovanni di Sala? Vuol dire che non le sono indifferente!" Ella ha preso il mio silenzio per un diniego e se ne è andata via ancheggiando. "Che cretino! Non ci so proprio fare con le donne! Avevo un'occasione d'oro e me la sono fatta scappare! Adesso certamente non mi inviterà più!" Invece nel pomeriggio ci siamo trovati per caso insieme in archivio ed allora ho preso la palla al balzo e le ho detto: "Scusami Angela se oggi non ti ho risposto, ero soltanto meravigliato, ma possiamo prenderlo ogni volta che vuoi, ne sarò felice!" Mi ha guardato con i suoi occhioni verdi ed io ho sentito di colpo un vuoto allo stomaco. "Perchè ti sei meravigliato?" "Perchè non potevo credere che fossi venuta da me quando in ufficio ci sono tanti uomini belli e simpatici" "E tu non credi di essere simpatico? E neppure bello?" Mentre mi guardava mi sentivo una specie di vermiciattolo strisciante in una stradina bagnata dalla pioggia. Ho risposto: "Beh, non so, credo di no." "E se ti dicessi che proprio tu invece mi piaci?" Non ho potuto rispondere, la bocca immediatamente mi si è seccata, la gola è diventata di colpo una fessura, il ventre ha iniziato ad attorcigliarsi, le gambe sono state prese da un tremito che diventava sempre più convulso, tutta la linfa che era nel mio corpo è arrivata di colpo sotto forma di sudorazione nelle mani, sotto le ascelle, sulla fronte ed in altre parti nascoste. Non sapevo proprio che pesci pigliare quando improvvisamente si è avvicinata ed ha posato le sue belle labbra, carnose e succose sulle mie. Ho visto buio, l'archivio ha iniziato a girare e le cartelle con i documenti danzavano intorno a noi. Allora ho capito che cos'è la passione! Da allora l'archivio è il nostro nascondiglio segreto e lì oltre a baciarci, per il momento, parliamo di tutto ciò che ci riguarda. Le ho detto ieri sera: "Sono sposato già da diciotto anni, ma non ho mai provato quello che provo per te!" Mi ha risposto fra i baci: "Sicuramente tua moglie non sa accenderti di passione come me!" Ho ripensato più tardi a Rosanna che quieta aspetta che io faccia la prima mossa, resta immobile nel letto senza neanche fingere di provare un orgasmo, poi va in bagno e tutto finisce lì. Con Angela mi sento in Paradiso. Guardando il mio interlocutore gli chiedo: "Io in questi giorni sento un grande desiderio per un'altra donna, non credo che qualcuno mi condannerà per questo amore, cosa mi puoi dire al riguardo?"

Il signor X, chiamerò così il mio ospite, mi guarda fisso negli occhi che, credo, arrivino fino all'anima tanto mi sconvolgono, poi senza sorridere mi dice: "L'amore è un sentimento sublime, è il massimo dei sentimenti perchè coinvolge sia il corpo che lo spirito, è l'ingranaggio che dovrebbe sempre e soltanto muovere il mondo, ma tu hai assunto un dovere verso tua moglie, il dovere di amarla e rispettarla, hai giurato davanti all'Onnipotente di starle sempre accanto e di proteggerla ed assisterla. La passione è insita nell'amore per lei, per nessun'altra! " Ribatto alquanto alterato: "Ma non è colpa mia se mi sono innamorato di un'altra donna, ti ho detto prima che voglio bene a mia moglie, ma quello che provo per Angela è un'altra cosa!" Serenamente risponde: "Forse non ti è chiara la differenza fra Amore e Passione. La passione può esistere anche senza l'amore perchè è uno sconvolgimento dei sensi, mentre l'amore è un sentimento puro che viene dall'anima!" Incredulo e meravigliato chiedo: "Allora il mio sentimento per Angela è da condannare?" Il signor X mi risponde con un'altra domanda: "Conosci i Dieci Comandamenti che Dio dettò a Mosè sul Monte Sinai?" Cerco di rammentarli dentro di me - Onora il padre e la madre, non rubare, non ammazzare....- non me ne vengono in mente altri, egli mi guarda e mi chiede: "Ricordi l'ultimo? Non desiderare la donna d'altri!" Subito divento paonazzo, sudo freddo e ribatto: "Angela non è di nessuno, che io sappia non è sposata!" "Lei no, ma tu sì!" Taglio corto perchè mi sento a disagio, non so ribattere. Restiamo in silenzio per qualche tempo, poi gli chiedo: "Ma tu come mai sai tante cose su noi uomini? Da dove vieni?" Sommessamente risponde: "Sono un angelo, vengo dal Paradiso per aiutare gli uomini ad essere migliori!" "Allora te le ha dette Dio tutte queste cose?" "In parte sì, altre sono invece segrete e le conosce soltanto Lui" Lo guardo stupito, allora mi spiega pazientemente. "Vedi, quando nasce un bambino, l'Onnipotente prende un diario e ci scrive sopra la sua vita. Ogni giorno, ogni avvenimento, ogni fase della giornata, ogni circostanza, ogni incontro, ogni affetto ogni attimo della sua esistenza. Quindi la vita di ciascuno è già tracciata dal momento in cui viene al mondo. Però non scrive le pagine per intero, infatti lascia in fondo al foglio uno spazio bianco perchè ognuno di noi ha la facoltà di scegliere il bene oppure il male; alla fine di ogni giorno se la persona avrà scelto il bene, scriverà alcune righe in blu, se invece avrà scelto il male, scriverà alcune riche in rosso. Periodicamente controlla gli spazi bianchi, se sono scritti per la maggior parte in rosso, manda giù noi Angeli per aiutare chi ha bisogno di migliorare, al nostro ritorno scrive in fondo al diario un'annotazione particolare a seconda delle risposte che gli uomini hanno dato al suo aiuto. Alla fine della vita, a ciascuno verrà mostrato il proprio diario e sarà in grado da solo di decidere la propria sorte, a seconda che le pagine siano scritte per la maggior parte in rosso o in blu. Inoltre se non sapesse decidere, potrà leggere le annotazioni scritte in fondo al diario e capirà se avrà risposto o meno alle richieste dell'Onnipotente."

Fa una pausa per darmi la possibilità di assimilare questi concetti, poi mi chiede: "In questi giorni, quale colore pensi abbia scelto per scrivere in fondo alle pagine del tuo diario?" Non lo guardo, pensieroso mi osservo le mani, mi pervade un senso di angoscia, di abbattimento, poi invece, preso da una rabbia improvvisa perchè mi sento frustrato, avvilito, annientato nella volontà, mando all'aria una sedia e sbatto un vaso di fiori contro la parete di fronte, facendo un grande baccano.

Improvvisamente mi sveglio, impiego qualche istante per raccapezzarmi. Sono nel mio letto ed accanto a me c'è Rosanna tranquillamente addormentata. Ripenso alla notte passata, al signor X, a ciò che mi ha detto e ad un tratto un senso di felicità mi prende e più sereno vado di là: è stato soltanto un sogno!

Ma poi sarà vero quello che ha detto il signor X ? Lo sapremo solo il giorno in cui L'Onnipotente ci mostrerà il nostro diario segreto!

 

 
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