dalla Massara

Progetto Pompei


PROGETTO POMPEINei giorni 6-7-8-9- giugno eravamo a Pompei con il desiderio di verificare la sostenibilità di certe idee sorte nella precedente visita all'area archeologica del 2002 e oggi forse 'possibili nell'ambito proprio del progetto ' LA GRANDE POMPEI 'Pompei dopo i piccoli e grandi inconvenienti può beneficiare di ben 105 Mln di €. (80 EU e 25 da Italia) per un doveroso rilancio di quel patrimonio dell'umanità, riconosciuta ricchezza Europea: l'area archeologica più importante del pianeta. 43 ettari sono già riportati alla luce in duecento anni di scavi e ulteriori 23 attendono di essere ancora riscoperti.Tanti, tantissimi sono i lavori già programmati e da appaltare per consolidare, riaprire, migliorare e ampliare tutta l'area visitabile per un sempre maggior successo in tutti i suoi aspetti.Il progetto che vogliamo presentare o che sogniamo è quello di poter aggiungere e realizzare un chiaro punto di riferimento tale da rendere l'area ancora più attraente per il grande pubblico informato o meno. Mi si perdoni il paragone, molti visitano il Louvre attratti da capolavori famosissimi come la Monnalisa o la Samotracia, per poi scoprire le vere dimensioni e la ricchezza di quel Museo che raccoglie tante opere del mondo intero e tantissime di queste sono italiane.Ma Chateaubriand (come Quatremère de Quincy) già nei primissimi anni dell'800 invitava a lasciare (tutti) i reperti nel luogo dove venivano trovati, anche ricostruendo le parti crollate o danneggiate, anche nelle parti di arredo, proprio per salvaguardare gli elementi fragili come le pitture murali. Questo lo aveva fatto anche Antonio Canova ospite a tavola con Napoleone. Segue