Il Lessicantropo

BLABY & ZED & BLAND...


"La bulimia citatoria fastidia alla lunga", disse uno sdegnato Nib Consalvo, facendo schioccare la lingua come ai bei tempi. (...) Nibelunghi, cavalcando aggrappati alla criniera, minzionano bellamente nelle loro ogive di plastica. "Che copiosa acquaragia oggidì, oh figlio" "si direbbe che ti sei ripreso alla grande dopo l'operazione alla prostata" "che magnifica pisciata, davvero!" "ringraziamo sentitamente gli dei lassù e le mani d'oro del cerusico quaggiù". Nerbate di malizia effondono dalla divina bocca della regina madre. "Davvero pantheonico! Il sansebastianese frecciato al costato liquefatto ha il sanguinaccio!", canta il menestrello. (...) Elitario e solitario...Nella notte le stelle bruciavano le cicatrici del cantastorie, irradiavano furia e paura. Il canto dei fuochi delle stoppie celiavano il coraggio delle mastodontiche magioni agglutinate ai lussureggianti costoni verdemetallo. (...) Dietro-ai-vetri una donna ricama. Un gatto s'innammora. Una sedia contempla file di libri. (...) Intossicati d'amore e di piombo, percorrevamo le lastre ghiacciate dell'Arkansas su una Dobriville GM del '66. Una quattro-cilindri ancora lucente di lacca che si muoveva veloce nel fiammesco torpore dei luoghi. (...) Cosettanna ha un corpo gettato alla rinfusa sul retrosedile tra odore di lacrime, bambole dai capelli argento, barbonesche ciafrusaglie e calcinacci di cartaindorata. (...) La Fumatrice col cipiglio intellettuale armeggiava tra linguaggi di genere alla ricerca della Frase, mentre sboccava vapore allo zenzero. (...) Note di musica Wimpy - ipergettonate sulle stazioni radio delle contee - rendeva fruibile il viaggio e accompagnavano il sonno di Holly-Mo verso indelicate parafrasi mattutine. Alla guida, col capo genuflesso sul volante, Joe-Carl Humpo menava fendenti sull'accelleratore come un leone inebriato dal suo stesso ruggito. Sotto la dittatura di grosse gocce d'amianto l'asfalto comatoso vomitava il suo confortevole calore verso una parte di cielo. Incanto puro nell'essenza fumosa. Gli occhi si perdevano nell'abisso delle montagne sullo sfondo. (...) Un sussulto e parole perfette come una tigre famelica uscirono dalla bocca sdentata della Fumatrice. (...) 86,400 sec. 1,447,200 sec. La risposta alla vita in un numero silenzioso. Brulicano di notte i pensieri come nello spazio assoluto i numeri primi. Acqua che t'immerge i piedi. Poi la cintola. Strappa come un treno in corsa i vestiti e il respiro. Ti fa a pezzi. Nell''intervallo mortale energia che si spande. Il colpo risolutore spazza le certezze, le annega nell'insipida certezza. (...) Torme di uccelli in picchiata. Inferno pieno. Ali che sbattono nel tempo di una virata. Inferno pieno. È un incendio di urla e strepiti. Inferno pieno. (...) Aniello Ford rintuzzava le eccezioni. Le sue mani erano limpide quando afferravano l'ovale e lo lanciava al di sopra delle teste. Il gran tripudio accellerava, si imponeva ma lui non si lasciava accecare dalle eccezioni. Era nato povero tra una montagna di libri. Leggeva tutto quello che poteva e aveva imparato a non farsi mai confondere dalle eccezioni. Aniello Ford aveva una fidanzata, la signorina Bea-Bea destinata a diventare l'erede unica di una delle più facoltose famiglie dell'Est River. (...) Abitava in una grande casa dalle tapparelle sempre abbassate tra pile di libri e gatti randagi. (...) Agire con molta discrezione: siamo cristiani. (...) Rientro da St. Lucia caraibica zavorrato di idee. Otto notti tra Canadiani, Usaniani e naturalmente Albionici e Lucianici, dato che il personale del resort è indigeno. Ha scattato un milione di foto che probabilmente posterà. Lascio fare. (...) Gli occhi di Nominepatre fiammeggiavano durante la messa. (...)