Il Lessicantropo

Forma formica


Intanto la formica scava i suoi cunicoli, dipana le sue trame, crea le sue mappe, si gioca le sue carte. (SS)Avverto il gioco dei polpastrelli che tastano il terreno, alla ricerca di una trama di desiderio assopito: è l'impiccato che medita l'ultimo sussulto, che vuole suggerire delle ricomposizioni, seppur frettolose sotto la sua pendula apparenza. L'oracolo erudito non regge più la sfera del mondo, e se la regge vi scorge solo il suo nascondimento: una mimica di fuggevole rappresentazione; l'ora crepuscolare è buona per un ultimo sistema. Ma si affrettano le ombre e il loro scampanio. L'animale dissidente è in agguato nei contrafforti stepposi. Si aggira nelle sue stesse curve per un salto da fermo. Ora è una formica, ora una farfalla. Lungo le vie di ritorno, concetti irrelati ancora si attardano al pascolo, e sugli alberi tra le fronde si intravvedono i copiosi frutti della pulsione con le loro avances. Il desiderio perde il filo, insieme al ritmo e alla testa. Ancora per qualche istante smarrito nell'essenza, ma il suo sguardo non incanta più, perchè incomincia a differire nel volo e sottoterra. Ironia e humour: i due poli della calibratura.Intanto si formano cumuli di materiale formicante sulla superficie filosofica e al di là ampie gallerie e tornanti impervi e rimodulature di senso. Il senso-formica scava cunicoli e il corpo stesso della talpa. Già si vede attraverso.I colombi si affidano alle loro strategie imperative per spiccare il volo: l'attesa della verità, nell'atto di dominio di sè, crea un vortice di "giusto vento" che orienta e decide...