Il Lessicantropo

Chérie


Tutti i grandi eventi (compresa la morte) iniziano con un sì alla vita, nel luogo dove la notte incontra l'aurora, il dolore rischiara nel destino gioioso e il tuo sogno migliore sfuma nelle ombre impenetrabili del senso.La felicità e il castigo, i miracoli e gli abbandoni, l'amore perduto e la cura di sè è il linguaggio ineffabile che crea l'eco del mondo, che muta l'universo intero in qualcosa da toccare e amare: nostro padre.Il padre è un gesto, una domanda senza risposta, un'apoteosi e un sentimento nascosto, l'arco che regge e il cerchio che racchiude i destini e le volontà. Dolce e affermativo come può essere un'atto d'amore e insieme l'onda maestosa che si innalza davanti allo sguardo atterrito. Il padre è l'autorità mistica, l'icona divinica, l'ebreo errante senza patria e senza destino, ma stabile nei sogni e nelle attese di chi ama.Chérie, quando parli di tuo padre lo fai con accenti sinceri e un afflato che sa di commozione. Un destino, una vita, momenti incancellabili, tutti i sogni del mondo racchiusi in una preghiera e in una speranza. Chérie, so che Lui ti ha lasciato in eredità un senso di cortesia e fraternità per la gente che incontri sul tuo cammino. Un sentimento per la vita che coltiverai nel futuro e per sempre.Lungo le linee di un tramonto, in una terra d'oriente, un giorno incontreremo la verità e danzeremo