Paolo Proietti

IL RESPIRO DEL DRAGO


Qualche anno fa mi hanno dato un nome giapponese, Ryu No Kokyu, che tra le altre cose significa anche IL RESPIRO DEL DRAGO.Alcuni direbbero che è un Nome spirituale, quella roba che ti danno i Maestri quando riconoscono o dicono di riconoscere in te certe caratteristiche o, si diceva un tempo, un particolare "LIGNAGGIO".
 Non so.... A me ha la cosa, al tempo, divertì parecchio perchè mi ha ricordato un sogno ricorrente che facevo da bambino: ero nudo nel cortile della casa dove abitavano i miei genitori. Improvvisamente si levava un vento della malora (mi è sempre piaciuto il Libeccio, sono livornese!), la terra cominciava a tremare ed emergeva un dragone alato, di quelli verdi e squamosi, che mi solleva e mi faceva fare un bel giro panoramico.Nella tradizione taoista ill volo del drago  è, spesso, il simbolo della trasformazione del Ch'i in Jing (elisir).JING è l'energia sessuale e secondo me, indica esattamente ciò che nello yoga viene chiamato KANDARPA VAYU  ( vedi in questo Blog: IL DESIDERO CREATIVO ).Che ci siano dei legami tra il Taoismo e lo Yoga Indo-tibetano non è certo un mistero.E se il buon Lao Tzu, 
 dopo aver scritto il Tao Te Ching si è ritirato nelle grotte dell'Himalaya, come Milarepa qualche motivo ci sarà pure. 
 Io credo che la risalita di kundalini, detta Shat Chakra Bheda (penetrazione dei sei chakra) e  "RESPIRO DEL DRAGO" (Trasformazione del Ch'i in Jing ascendente) siano esattamente la stessa cosa.
 Il fondamento delle arti marziali e delle tecniche terapeutiche cinesi è la percezione del Ch'i nel cosiddetto "Tan Tien".Senza la percezione e, in seguito, l'accumulo di energia sottile le arti marziali sono una esibizione di forza muscolare  e le tecniche terapeutiche una dimostrazione dell'esistenza dell'effetto placebo.Il TAN TIEN (letteralmente "CAMPO DI CINABRO" dove il Cinabro è il Mercurio Rosso, elemento fondamentale dell'Alchimia) viene paragonato ad un forno, un crogiolo nel quale il praticante di Alchimia Interiore mescola le sostanze per ottenere l'ORO dal METALLO GREZZO.I Tan Tien sono tre, corrispondenti al II, al IV e al VI cakra della Tradizione Indo-tibetana (più o meno i tre Granthi (vedi: I TRE FIUMI SACRI):Tan Tien inferiore (qualche centimetro sotto l'ombelico).Tan Tien mediano (al centro del petto).Tan Tien superiore (nel punto tra le sopracciglia).Diciamo che corrispondono al PIANO DI MULADHARA/BRAHMA GRANTHI (Tan Tien inferiore), PIANO DI ANAHATA/VISNU GRANTHI (Tan Tien mediano), PIANO DI AJNA/RUDRA GRANTHI (Tan Tien superiore).Lo scioglimento/attivazione del primo porta all'aumento della vitalità e alla maestria nel movimento fisico.Nel taoismo il Ch'i viene accumulato nel Tan Tien inferiore e fatto scendere nel perineo da dove, trasformato in Jing, comincia a risalire verso la testa. Nello Yoga il secondo chakra è la sede di Apana Vayu, l'energia discendenteche  quando viene "accumulata e indirizzata" al perineo si trasforma in Kandarpa Vayu, il "vento del Desiderio" che attiva Kundalini e la spinge a risalire lungo l'asse della colonna vertebrale.
SVADHISTANA CHAKRA Il secondo chakra, Svadhistana è un loto a sei petali. Se nel pericarpo (centro) del loto di Muladhara (TERRA) è disegnato un quadrato, qui  (ACQUA) troviamo una Mezzaluna 
 La lettera al centro è il BIJA MANTRA dell'Acqua VAM e  sui petali sono inscritte, dall'alto e in senso orario, le lettere sanscrite  ब ba, भ bha, म ma, य ya, र ra, ल la.
Per lo Hatha yoga, Apana Vayu ha, come si è detto, origine nel secondo cakra e "domina" la parte del corpo che va dal basso ventre ai piedi. I Vayu, o venti o soffi vitali, vanno intesi come correnti o flussi di energia, in senso fisico. Hanno cioè delle qualità fisiche, una loro direzione, una loro frequenza vibrazionale (forse potremmo dire ritmo)Se la direzione primaria, naturale di apana è verso il basso, nell'Alchimia Interiore (Hatha Yoga, Qi Gong Nei dan...) in un certo senso occorre invertirla.In alcune tecniche taoiste per invertire il movimento naturale per prima cosa si indirizza il soffio in un percorso circolare attorno all' ombelico.Questo, dal punto di vista del lavoro corporeo, è in relazione con la contemporanea azione dall'alto verso il basso del diaframma toracio e dal basso verso l'alto del diaframma pelvico. Dal punto di vista delle energie sottili, la rotazione del soffio, sia in senso orario che in senso antiorario, rappresenta il combinarsi dell'energia del Svadhistana Chakra(ACQUA) con l'energia del Manipura Cakra (FUOCO), il Chakra dell'Ombelico.