Il mantra OM AH HUM è espressione dell'ESSERE, ovvero all'insieme CORPO/PAROLA MENTE.La mente è legata al bija mantra OM. La parola al bija mantra AH. Il corpo al bija mantra HUM. Di Oṃ ॐ sappiamo che che è l'inizio della manifestazione, per cui è l'inizio di ogni canto rituale (il rito è la manifestazione) ed è il canto stesso. Per questo è detto "udgītha".E' scritto nella Chāndogya Upaniṣad ( I,1,5): -vāg evark prāṇaḥ sāma om ity etad akṣaram udgīthaḥ tad vā etan mithunaṃ yad vāk ca prāṇaś cark ca sāma ca -ovvero: La parola(vāg) è ṛk (Ṛgveda, il libro degli inni), il prāṇa è sāman (Sāmaveda), udgītha è la sillaba Oṃ . Parola e prāṇa formano una coppia così come ṛk con sāman. E ancora ( I,1, 8)- tad vā etad anujñākṣaram yad dhi kiṃcānujānāty om ity eva tad āha eṣo eva samṛddhir yad anujñā samardhayitā ha vai kāmānāṃ bhavati ya etad evaṃ vidvān akṣaram udgītham upāste - ovvero: Questa sillaba significa dire si. Quando si vuole dire si a qualcosa si dice Oṃ. E ciò a cui si dice si verrà realizzato. Colui che conosce questo venera udgītha come la sillaba Oṃ e realizzerà i suoi desideri. Oṃ è la mente, ma è anche ciò che sta prima della mente. Anzi a dir la verità si può dire che ci sono tre Oṃ:Esiste un OM che tutto racchiude ed è lo spazio alogico che trova espressione nel punto (l'infinatamente piccolo relato all''infinitamente grande) detto bindu. Esiste un OM potenziale che è il primo suono o prima vibrazione. Esiste un OM che simboleggia la mente. Nella recitazione del Mantra (qualsiasi mantra) questa differenziazione (apparente) viene esplicitata attraverso una triplice modalità di recitazione: mentale, bofonchiata (o silenziosa muovendo solo le labbra) ed udibile. Il simbolo con cui viene rappresentato OM ( in realtà AUM) non è una lettera o una serie di lettere sanscrite; é un disegno, una specie di Yantra:
OM AH HUM: MENTE, PAROLA E CORPO
Il mantra OM AH HUM è espressione dell'ESSERE, ovvero all'insieme CORPO/PAROLA MENTE.La mente è legata al bija mantra OM. La parola al bija mantra AH. Il corpo al bija mantra HUM. Di Oṃ ॐ sappiamo che che è l'inizio della manifestazione, per cui è l'inizio di ogni canto rituale (il rito è la manifestazione) ed è il canto stesso. Per questo è detto "udgītha".E' scritto nella Chāndogya Upaniṣad ( I,1,5): -vāg evark prāṇaḥ sāma om ity etad akṣaram udgīthaḥ tad vā etan mithunaṃ yad vāk ca prāṇaś cark ca sāma ca -ovvero: La parola(vāg) è ṛk (Ṛgveda, il libro degli inni), il prāṇa è sāman (Sāmaveda), udgītha è la sillaba Oṃ . Parola e prāṇa formano una coppia così come ṛk con sāman. E ancora ( I,1, 8)- tad vā etad anujñākṣaram yad dhi kiṃcānujānāty om ity eva tad āha eṣo eva samṛddhir yad anujñā samardhayitā ha vai kāmānāṃ bhavati ya etad evaṃ vidvān akṣaram udgītham upāste - ovvero: Questa sillaba significa dire si. Quando si vuole dire si a qualcosa si dice Oṃ. E ciò a cui si dice si verrà realizzato. Colui che conosce questo venera udgītha come la sillaba Oṃ e realizzerà i suoi desideri. Oṃ è la mente, ma è anche ciò che sta prima della mente. Anzi a dir la verità si può dire che ci sono tre Oṃ:Esiste un OM che tutto racchiude ed è lo spazio alogico che trova espressione nel punto (l'infinatamente piccolo relato all''infinitamente grande) detto bindu. Esiste un OM potenziale che è il primo suono o prima vibrazione. Esiste un OM che simboleggia la mente. Nella recitazione del Mantra (qualsiasi mantra) questa differenziazione (apparente) viene esplicitata attraverso una triplice modalità di recitazione: mentale, bofonchiata (o silenziosa muovendo solo le labbra) ed udibile. Il simbolo con cui viene rappresentato OM ( in realtà AUM) non è una lettera o una serie di lettere sanscrite; é un disegno, una specie di Yantra: