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Citakasha (spazio cosciente o senziente) è lo spazio infinito che, nella rappresentazione pittorica, avvolge (è) l'isola delle gemme, maṇidvīpa* (*vedi su questo Blog: "GLI AMANTI DI PRIMA DELL'INIZIO")
Maṇidvīpa è un piccolo paradiso con alberi da frutto sui cui rami miriadi di coppie di uccelli sono intenti a fare l'amore.
Le sue spiagge sono bagnate dal Mare senza Sponde detto "Oceano di Latte" (o Oceano di Nettare) e sono formate da milioni e milioni di pietre preziose.
Al centro dell'isola , su di un letto altare, la Dea Tripurasundarī: "la bella delle tre città" (vedi su questo Blog: "ODE ALLA BELLA DEI TRE MONDI" ) danza (fa l'amore) sopra il corpo di uno Shiva che pare destarsi da un lungo sonno: Sakala Shiva.
Tripurasundarī, che nei testi è descritta come una bellissima ragazza di sedici anni, è detta anche Rājarājeśvarī (" Regina delle Regine"), Lalitā ("Colei che gioca") e Ṣoḍaśī (che vuol dire "sedici", che sta ad indicare sia la sua età che il numero di sillabe che compongono il suo mantra (uno dei suoi mantra, composto dalle 15 sillabe KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRI SA KA LA HRIM più una sedicesima sillaba o gruppi di sillabe, cosiddetta segreta).
Ma il suo "Vero Nome" è Śrī Vidyā, che si potrebbe tradurre con SPLENDIDA CONOSCENZA, ad indicare che la pratica a lei dedicato (recitazione dei due mantra detti Hadi e Kadi collegata allo Śrī Yantra o Śrī Cakra) è la forma più elevata di SADHANA ADVAITA (non duale), perchè conduce contemporaneamente a bhoga (prosperità, godimento dei piaceri e dei beni materiali) e a mokṣa (liberazione, realizzazione.)
सकल Sakala significa invece "con parti" e, in senso lato, indica il mondo materiale, la manifestazione, mentre "l'immanifesto" ( che è rappresentato spesso da shiva shava o Shiva cadavere, che nella raffigurazioni giace spesso sotto il corpo dello shiva risvegliato dalla danza della Dea, è detto निष्कल niṣkala (non diviso, senza parti, informe), parola che significa vagina e va inteso come la "femmina misteriosa " del taoismo, matrice insondabile di tutta la manifestazione.
Sakala è parola che compare nel "Mantra della Dea" descritto nel 32 versetto del Saundarylahari di Shankara Bhagavadpada.
Il verso recita (translitterazione ASCII):
shivaH shaktiH kAmaH kShitiratha raviH shi itakiraNaH
smaro haMsaH shakrastadanu ca parA mAra harayaH |
amii hRllekhAbhistimRbhir avasAneShu ghaTitA
bhajante varNAste tava janani nAmAvayavatA
In italiano, più o meno , si potrebbe tradurre:
Shiva, Shakti, Kama, Kshiti, poi Ravi, Shitakirana,
Smara, Hamsa, Shakra, e dopo di loro Para, Mara, Hari -
questi, ponendo alla fine i tre HRIM, diventano le lettere che compongono il tuo nome, o Madre.
Ogni divinità è rappresentata da una sillaba.
Anzi è una sillaba.
Ma non sempre la medesima sillaba rappresenta la medesima divinità.
Il mantra indicato dal sutra di Shankara è il mantra della dea TRIPURASUNDARI anzi è la Dea
Il corpo del mantra (della Dea) è lo Sri Yantra.
vediamo come si costruisce il mantra:
Shiva è KA (lo sposo della Dea Nera, Kali).
Shakti è E (o EM il bija mantra della Yoni).
Kama è I ( ī ).
Kshiti (la Terra ) è LA (Lam).
Ravi (il Sole) è HA.
Sitakirana (La Luna) è SA.
Smara (Amore) è KA.
Hamsa (L'oca cosmica, ma qui il Cielo) è HA.
Shakra (Indra) è LA.
Para è SA.
Mara è KA.
Hari è LA.
Aggiungendo i tre Hrileka (HRIM) si ottiene il mantra delle 15 sillabe (ne esiste una sedicesima, ma è, teoricamente, segreta, o meglio viene data, pare al singolo discepolo dal maestro, per alcuni sarà il pranava OM per altri uno degli Sri vidya pranava ovvero HRIM, SRIM, AIM, KLIM, SAUH ):
KA E I LA HRIM
HA SA KA HA LA HRIM
SA KA LA HRIM.
ma si trova anche:
OM KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM AIM
oppure:
OM KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM SHRIM
o, ancora:
OM KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM KLIM
KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM è detto KADI MANTRA , come tutti i mantra che cominciano con la sillaba KA
Il primo HRIM indica la kundalini fuoco (Vahni)
Il secondo la kundalini sole (Surya)
Il terzo la kundalini luna (Soma).
Esiste anche una diversa interpretazione del sutra che dà luogo ad un diverso mantra detto HADI MANTRA, che si dice essere stato insegnato direttamente dal dio Kama
Il secondo ed il terzo verso sono identici, ma il primo, anziché KA E I LA HRIM suona così:
HA SA KA LA HRIM, dove:
HA sta per Shiva.
SA sta per Shakti.
KA sta per Kama.
LA sta per Kshiti.
Avremo quindi un Kadi Mantra ( KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM) che corrisponde alla meditazione sullo sri yantra dall'esterno all'interno, e conduce(?) alla realizzazione spirituale
ed un Hadi Mantra ( HA SA KA LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM) che corrisponde alla meditazione sullo sri yantra dall'interno all'esterno e conduce alla realizzazione dei desideri terreni
Tripurasundari danza sul corpo esanime di Shiva, lo risveglia con la forza del desiderio e lo porta alla condizione di SHIVA SAKALA (Manifestazione)
Sakala è Shiva che riconosce se stesso nella Dea: SO'HAM o SA'HAM (Io sono questo, Io sono questa)
Shiva Sakala è la forma percepibile di Sat Chit Ananda (Esistenza, Consapevolezza, Beatitudine Suprema)
Shiva sakala è lo stato naturale, libero dalle sovrapposizioni.
Lo stato in cui l'Uomo è "uno" con la manifestazione ovvero lo stato delle infinite possibilità espressive dell'Essere.
Inviato da: minarossi82
il 11/11/2016 alle 18:33
Inviato da: esternoluce
il 15/01/2016 alle 17:35
Inviato da: Davide
il 15/05/2015 alle 09:17
Inviato da: Dario Bernardi
il 11/01/2015 alle 11:59
Inviato da: Lancelot2014
il 28/06/2014 alle 01:35