« Ansia D.A.P e depressione

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da anima_libera69


Se devo attraversare di notte, con una borsa piena di soldi e da solo, un quartiere tipo Bronx e mi sento teso, preoccupato, dico che ho paura. II pericolo reale di essere aggredito giustifica il mio stato d'animo e lo qualifica come paura.

Ma se provo le stesse sensazioni ancora più intense quando non c'è nessun pericolo reale, allora posso dire di avere un'ansia

Mentre la paura mi aiuta a prendere delle precauzioni per difendermi e funzionare meglio, l'ansia invece ostacola le mie attività'.

La paura dipende da un fattore esterno e, se non c'è questo, non c'è neanche la paura; l'ansia, invece, dipende da un fattore interno ed è quindi più difficile evitarla. Soprattutto non basta la buona volontà' per annullarla.

L'ansia comprende sia sintomi fisici (tachicardia, difficoltà respiratorie, sbalzi della pressione arteriosa, sudorazione, tic, tensione muscolare, stanchezza, irrequietezza), sia sintomi psichici (apprensione e preoccupazioni ingiustificate, sensazione di pericolo, difficoltà di concentrarsi e di ricordare, sensazione di testa confusa).

L'ansia è un'esperienza molto diffusa e non sempre patologica. Fortunatamente non tutti quelli che provano l'ansia, si ammalano di un disturbo d'ansia.

Diventa patologica e va curata quando è eccessiva, compromette l'attività lavorativa e sociale o provoca un disagio prolungato ed intenso.

L'ansia, come la febbre, è sintomo di una malattia, non una malattia di per sé, e può essere provocata da diverse cause.

Alcune sono effettivamente psichiatriche, altre invece non lo sono (malattie mediche, come l'ipertiroidismo, uso di alcuni farmaci, abuso di caffè o altre sostanze, sospensione improvvisa di alcool, tranquillanti o altre sostanze, ecc.)

Alcune sono di breve durata, e possono essere eliminate completamente e rapidamente. Altre sono più durature e richiedono terapie più prolungate.

L'ATTACCO DI PANICO è una crisi d'ansia estrema, sconvolgente, che comporta i sintomi fisici e psichici dell'ansia al massimo dell'intensità, fino a provocare la paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo, depersonalizzazione (sentirsi come estraneo a se stesso o come distaccato da sé o come un automa, ecc.), derealizzazione (vivere la realtà esterna come strana, irreale). L'attacco di panico può essere provocato da cause psichiatriche o non psichiatriche, come abbiamo detto per l'ansia.

Il DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO è caratterizzato da ripetuti attacchi di panico, imprevedibili, inaspettati e non provocati né da una malattia medica né da una sostanza. Si verificano nelle situazioni più diverse.

L'AGORAFOBIA si ha quando una persona teme ed evita posti e situazioni da cui secondo lei sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi (ad es.: un viaggio in treno, in autobus, una fila al supermercato), oppure quelle situazioni in cui pensa di non poter avere un aiuto sufficiente nel caso di un malessere o un attacco di panico (ad es.: una strada solitaria, un luogo affollato, un posto lontano da casa).

Capita quindi che, dopo gli attacchi di panico, il paziente sviluppi un processo di evitamento, per cui limita sempre più i suoi movimenti e le sue attività lavorative e sociali.

Per venir fuori dal Disturbo da Attacchi di Panico e da questo processo di progressiva limitazione della libertà, è necessario avviare un percorso di progressiva liberazione dalla paura, dall'ansia, dall'attacco di panico, dall'insicurezza.

Il percorso terapeutico comprende di solito un contributo farmacologico (per quelli che sono gli aspetti biologici dell'ansia, del panico e dell'eventuale depressione), un contributo socioterapeutico (attraverso i Gruppi di Auto-Aiuto) ed un contributo psicoterapeutico (per gli aspetti psicologici che sottendono i sintomi).

Un percorso terapeutico che conduca il paziente/utente alla comprensione ed alla soluzione dei suoi problemi psicologici, nonché, ad una reale e definitiva autonomia. Un percorso emancipatorio, lungo il quale, il paziente che inizia in uno stato di grande dipendenza (dall'accompagnatore, dal farmaco, dal medico), passi ad una fase di impegno attivo (nella relazione terapeutica e nei gruppi di auto-aiuto) e giunga ad uno stato di liberazione e di autonomia, in piena e totale ripresa della sua attività, lavorativa e sociale.


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Commenti al Post:
Mistery.Of.Life
Mistery.Of.Life il 04/01/06 alle 10:02 via WEB
Effettivamente esiste molta gente che soffre di questi attacchi d'ansia, io stesso molte volte da uno stato di debole irrequietezza mi faccio prendere dal panico e inizio a pensare che magari sia successo qualcosa di brutto... Penso che nessuno non abbia mai avuto un attacco di panico, anche perchè questo è un sentimento come un altro, e tutti ne siamo sottoposti... La cosa più difficile è superarlo, ma come tutte le cose, tutto si può superare no? Un saluto
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anima_libera69
anima_libera69 il 04/01/06 alle 14:20 via WEB
Sicuramente nella vita chiunque a vissuto con piu o meno violenza questo tipo di disagio vuoi per stress o per altre difficolta che la vita ti mette davanti il piu delle volte questi attacchi arrivano in situazioni e momenti particolari ma poi non tornano piu fino a quando non si verificano altri periodi simili ma la patologia è un altra cosa si puo parlare effettivamete di D.A.P quando gli attacchi sono giornalieri e la giornata viene vissuta tutta o quasi tutta in presenza di ansia con evitamento di posti o situazioni che posso favorirne lo scatenarsi dell'attacco stesso che io chiamavo "PICCOLA MORTE"
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Mistery.Of.Life
Mistery.Of.Life il 05/01/06 alle 09:19 via WEB
Il termine che tu dai a questo tipo di "sensazione"... Trasmette esattamente il senso di ciò che si prova
(Rispondi)
 
 
 
anima_libera69
anima_libera69 il 05/01/06 alle 11:30 via WEB
si effettivamente è un piccola morte e quando il picco dell'ansia inizia a scendere si ha un senso si spossatezza ti senti depresso per ciò che è successo e piano piano ricominci a vivere ma sempre con la cosapevolezza e tanta paura che tutto ciò si possa ripetere.
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meme_meme
meme_meme il 11/01/06 alle 01:20 via WEB
dire "sono in preda al panico" ed avere un attacco di panico e'totalmente differente e nn e'uno stato psicologico a cui tutti prima o poi siamo sottoposti,x fortuna di ki ne viene risparmiato!!!
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anima_libera69
anima_libera69 il 12/01/06 alle 00:47 via WEB
il panico che puo vivere una persona non affetta da D.A.P è un panico motivato da una reale situazione di pericolo e quando essa scompare o viene sconfitta al soggetto rimane solo il pensiero di una brutta esperienza, chi invece soffre di attacchi di panico vive quotidianamente questo senso di pericolo imminente e paure immotivate, non è solo uno stato psicologico ma è anche fisico un malessere intenso mancanza di aria tachicardia dolore al torace e capogiri questi sintomi creano cosi tanta paura da poter arrivare a pensare perfino alla morte.
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meme_meme
meme_meme il 12/01/06 alle 01:05 via WEB
esattamente!!!...purtroppo...!!!
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kyrakorpse
kyrakorpse il 11/02/06 alle 17:36 via WEB
Fumo la mia ennesima sigaretta e penso a un salto nel vuoto dal terzo piano...l'unica soluzione possibile...a volte... mi fa tanta paura il mio futuro..non lo immagino roseo,ho paura di me stessa e di queste emozioni mortali per la mia anima...perche' uno spirito come il mio,viaggiatore e ribelle è vittima di se stessa? rinchiusa in una stanza buia e fredda...ho paura e la notte non è stata mai cosi tranto buia...
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cippauz
cippauz il 25/07/06 alle 19:06 via WEB
t'aviss scettat!!!
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minsterr999
minsterr999 il 25/03/09 alle 09:26 via WEB
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