...poter scrivere tutto ciò che mi passa per il cervello, che bello, sentirmi finalmente scrittore, pubblicamente pubblicato, amato, guardato, ammirato. Ho capito il perchè tanti blog in circolazione: il brivido di sentirsi geni incompresi, scrittori sofferti, uomini saggi-omaggi, a dispensare le proprie perle di conoscenza a tutto il popolo della rete, asf-ittici utenti, pesciolini intrappolati nelle maglie della nostra sensibilità elettronica così generosamente esibita. Quale donna potrà mai resistere alle fascine di fascino che bruciamo sull'altare della nostra finta modestia? Quale uomo potrà sfuggire al dominio di noi serene sirene che cantiamo la nostra carineria? Ma se bloggando di Kant e Patone, penso al sesso e mi sento coglione, un motivo ci sarà?Il motivo è che, secondo me (ma anche terzo me, Terzo Stato, chi e stato è stato, scordiamoci il passato, ma almeno ricordiamoci di comprare il altte, cribbio!), non abbiamo più bisogno di comunicare: perchè in fondo, ma proprio in fondo, ci sentiamo eccezzionali ed a volte ce lo diciamo pure, quando nessuno ci sente. Perchè non vogliamo espandere i confini della nosta conoscenza, facendo conoscenza con qualcun altro.Vogliamo degli specchi.Vogliamo noi stessi."Ti prego fammi trovare l'anima gemella (ma guarda!), chi mi comprenda, senza ammenda, che mi faccia sentire importante, che mi metta al centro della sua vita! Dai Rita! Dai Mario, si serio! Dimmi che mi ami, dammi gratuitamente ciò che non voglio dare, pensare, soffrire, ma manco a parlarne, figurarsi morire."Però non voglio apparire troppo severo. Il blog ha sicuramente ulteriori funzioni, diciamo, psico terapiche. Vuoi mettere essere incazzato nero, dopo una giornata di traffico e lavoro, e vomitare tutta la tua sana rabbia, mascherandola da fine riflessione intellettuale. Meglio che picchiare moglie e figli......e quindi al blog sia lode , sia frode, sia Freud, povero vecchio ne avrebbe da fare, in questo mare, anche se a dire il vero preferisco la montagna, va bene, ho capito! finisco sta lagna!Una buona lunga notte.
CHE BELLO...
...poter scrivere tutto ciò che mi passa per il cervello, che bello, sentirmi finalmente scrittore, pubblicamente pubblicato, amato, guardato, ammirato. Ho capito il perchè tanti blog in circolazione: il brivido di sentirsi geni incompresi, scrittori sofferti, uomini saggi-omaggi, a dispensare le proprie perle di conoscenza a tutto il popolo della rete, asf-ittici utenti, pesciolini intrappolati nelle maglie della nostra sensibilità elettronica così generosamente esibita. Quale donna potrà mai resistere alle fascine di fascino che bruciamo sull'altare della nostra finta modestia? Quale uomo potrà sfuggire al dominio di noi serene sirene che cantiamo la nostra carineria? Ma se bloggando di Kant e Patone, penso al sesso e mi sento coglione, un motivo ci sarà?Il motivo è che, secondo me (ma anche terzo me, Terzo Stato, chi e stato è stato, scordiamoci il passato, ma almeno ricordiamoci di comprare il altte, cribbio!), non abbiamo più bisogno di comunicare: perchè in fondo, ma proprio in fondo, ci sentiamo eccezzionali ed a volte ce lo diciamo pure, quando nessuno ci sente. Perchè non vogliamo espandere i confini della nosta conoscenza, facendo conoscenza con qualcun altro.Vogliamo degli specchi.Vogliamo noi stessi."Ti prego fammi trovare l'anima gemella (ma guarda!), chi mi comprenda, senza ammenda, che mi faccia sentire importante, che mi metta al centro della sua vita! Dai Rita! Dai Mario, si serio! Dimmi che mi ami, dammi gratuitamente ciò che non voglio dare, pensare, soffrire, ma manco a parlarne, figurarsi morire."Però non voglio apparire troppo severo. Il blog ha sicuramente ulteriori funzioni, diciamo, psico terapiche. Vuoi mettere essere incazzato nero, dopo una giornata di traffico e lavoro, e vomitare tutta la tua sana rabbia, mascherandola da fine riflessione intellettuale. Meglio che picchiare moglie e figli......e quindi al blog sia lode , sia frode, sia Freud, povero vecchio ne avrebbe da fare, in questo mare, anche se a dire il vero preferisco la montagna, va bene, ho capito! finisco sta lagna!Una buona lunga notte.