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ROBERTO STELLONE ELOGIA LA PROVA DELLA SQUADRA A BENEVENTO


FROSINONE - Il Frosinone esce indenne dal Ciro Vigorito di Benevento. La squadra di Roberto Stellone seppur affrontava una compagine di rango come quella sannita, è riuscita a conquistare un punto che muove la classifica. Il tecnico giallo azzurro stupisce tutti sin dal riscaldamento, inserendo nell’undici titolare, oltre a Vitale, anche i giovani  Crescenzi e Paganini. Segnale importante alla squadra e soprattutto agli avversari, che si sono trovati di fronte ben tre ragazzi nati nel 1993. Oltre a Frabotta, Crescenzi e Paganini, poi è stato il turno di Ciro Amelio,  che ha accresciuto la linea verde dei ciociari. E non conta se in panchina ci sono giocatori del calibro di Bottone, Marchi, Cesaretti, Rogero e  Bertoncini. In campo vanno coloro che stanno meglio e che sono utili al tipo di partita che deve affrontare il Frosinone. Questi i punti fermi su cui l’allenatore dei ciociari Stellone lavora nel corso della settimana e su cui non ha tentennamenti, diremmo con ottimi risultati, vista la classifica. Bene la prova del collettivo, che si conferma ancora ad alti livelli. Una parola ovviamente va spesa per Massimo Zappino. L’estremo difensore italo-brasiliano del Frosinone oltre a parare il calcio di rigore a Mancosu è determinate su molte situazioni di gioco e soprattutto da tanta tranquillità a tutto il pacchetto difensivo. Proprio la difesa ha sofferto molto l’intraprendenza dei sanniti nella seconda parte del primo tempo, con qualche sbavatura di troppo che poteva costar cara. Nella ripresa  difesa più attenta ed ordinata. Oltre a Zappino, prova di sacrificio per capitan Frara e per Santoruvo. Un finale in crescendo per il Frosinone, che sfiora in contropiede  con Santoruvo il colpaccio, ma rischia  anche di capitolare sul capovolgimento di fronte con l’ex mantovano Altinier che spreca una chiara occasione da gol. Una gara avvincente nella ripresa che conferma quanto Stellone sia stato bravo nel cucire addosso alla sua squadra una muta che riesce a cambiare in base all’avversario che si trova di fronte. Non sempre si può giocare bene e vincere, a volte ci si deve accontentare di fornire una prestazione più concreta che serva a non prenderle, nemmeno da una squadra affamata di punti come il Benevento.