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Sto diventando realtà virtuale?

Il dubbio cresce quando qualcuno sente il dovere di precisarmi, a beneficio della mia stupida esistenza, che al di fuori del blog c'è il mondo.
Eppure il mondo lo vivo ogni giorno, forse che lo viva in maniera sopita e indiretta?
Ho forse bisogno che prima passi attraverso i blog di qualcun'altro?

Direi di no.

Di gente che aveva problemi a vivere la realtà e si era rifugiata nella virtualità ne ho conosciuta, e io a quel punto non sono ancora arrivato.

Il focus è che per tanti non sei una persona dietro le parole che scrivi... sei le parole che scrivi.

E non vanno oltre, ti donano la loro amicizia e comprensione, ma senza mai conoscerti e senza che tu possa prenderti troppa confidenza.
A volte arrivano a donarti piacere ed emozioni, finchè non scoprono che dietro alle poesie che componi per loro ci sono anni di domande e sofferenza interiore.

Questi "grandi amici", si circoscrivono ad un ambiente che non è altro che il 10% del mio tempo e ancor meno della mia vita.
Sono protagonisti dei loro blog, per il pubblico più folto possibile. Vivono come al centro di un reality show accalappiando audience.

Gli Amici sono quelli come A. cui ieri sera parlavo del bene e del male, dei problemi ,delle difficoltà e mi addormentavo felice quando da giorni avrei voluto sparire, e si addormentava felice quando per tutto il giorno avrebbe voluto morire.

Ringrazio quell'eterea e altezzosa presenza che mi ripete sempre che sono una merdaccia, e anche l'altra extraterrestre delle torri che mi diceva che non capisco nulla e che sosteneva troppo spesso di non stare con me solo per sesso.

Le considero perle di umanità, il mio contatto con la normalità.

Resta il fatto che di persone normali ne è pieno il mondo, sono quelle anormali, quelle con cui parlare per ore senza dover vincere, che sono difficili da trovare.
Ed è per questo che sono qui o su altri siti.

La chat è un mezzo, se diviene un fine è follia!!!