Cornerblog

Ringrazio immensamente purple_rain77 e xgattoconglistivalix.

Per tanti motivi, tra cui l'inconsistenza comunicativa di tanti film, non sono un assiduo frequentatore di cinema.
Sono andato a vedere ieri sera "V for Vendetta".
Pur non conoscendo il fumetto, i fratelli Watchoski sono sempre un ottimo spunto per rischiare la visione di un film. Se poi il soggetto è di un Europeo (Alan Moore) lo spunto diventa garanzia.

Il messaggio è univoco e chiaro, la condanna verso ogni tipo di discriminazione, ed è espresso nella maniera migliore che si possa immaginare con un'equità di vedute che difficilmente si riesce a trovare nella vita.
Non ho capito se la vera identità del protagonista sia stata celata per "addolcire" l'impatto che avrebbe avuto o come firma d'autore.
Deliziosamente "British" alcune perle di sagace comicità e la raffinata classe di V.

Un complimento particolare al doppiaggio, diretto da Tonino Accolla che si è ritagliato anche una piccola parte (forse troppo).
La caratterizzazione di un personaggio mascherato non poteva prescindere da dialoghi e dizione, e un V così particolare è stato reso in maniera sublime.

L'incedere del film ha un ritmo quasi perfetto, perennemente riflessivo e costantemente dinamico. Gli autori e il regista James McTeigue (particolarmente attento ai dettagli) ci ricordano sempre che è un fumetto, ma che potrebbe essere vero.

Dire a questo punto che mi è piaciuto sembra superfluo...ma caspita se mi è piaciuto!!!

Scritto ascoltando i Sex Pistols, Anarchy in the UK (Kiss This)

Ho dedicato 10 anni della mia vita alla lettura, a tratti ossessiva, di tutto ciò che capitava alla mia portata.
Ho poi dedicato 4 mesi a cercare di capirmi meglio con l'aiuto di una persona a cui, senza mezzi termini, devo la mia sanità (o insanità) mentale.
Ho dedicato 3 mesi a questo blog, dove ho scoperto come comunicare ciò che sento.

Ora cerco di dedicarmi ad un progetto più ampio, sempre finalizzato all'esternazione di ciò che si genera in me.
Penso che la mia ridotta presenza qui non disturberà nessuno, nel caso chi volesse cercarmi mi troverà facilmente.

(P.S. non esultate, non penso di sparire completamente)

scritto ascoltanto lounge-radio.com

Le opinioni, in genere, sono accettate finchè condivise.
C'è solo una cosa che devo fare.

Imparare che non tutti vogliono qualcuno con cui confrontarsi... nonostante lo dicano ripetutamente.
Accettare il gentile consiglio di un blogger e

farmi i fatti miei

Continuerò ad esprimere pensieri, anche in un contesto generale, e mi ricorderò sempre che quando qualcuno mi dà un consiglio non devo rifiutarlo.
Chiunque può avere ragione, anche chi non capisce o non è interessato a capire ciò che voglio dire.

Le persone giuste le incrocio comunque.
Poche, ma buone.

scritto ascoltando Enrico Ruggeri, Bianca Balena

Sto diventando realtà virtuale?

Il dubbio cresce quando qualcuno sente il dovere di precisarmi, a beneficio della mia stupida esistenza, che al di fuori del blog c'è il mondo.
Eppure il mondo lo vivo ogni giorno, forse che lo viva in maniera sopita e indiretta?
Ho forse bisogno che prima passi attraverso i blog di qualcun'altro?

Direi di no.

Di gente che aveva problemi a vivere la realtà e si era rifugiata nella virtualità ne ho conosciuta, e io a quel punto non sono ancora arrivato.

Il focus è che per tanti non sei una persona dietro le parole che scrivi... sei le parole che scrivi.

E non vanno oltre, ti donano la loro amicizia e comprensione, ma senza mai conoscerti e senza che tu possa prenderti troppa confidenza.
A volte arrivano a donarti piacere ed emozioni, finchè non scoprono che dietro alle poesie che componi per loro ci sono anni di domande e sofferenza interiore.

Questi "grandi amici", si circoscrivono ad un ambiente che non è altro che il 10% del mio tempo e ancor meno della mia vita.
Sono protagonisti dei loro blog, per il pubblico più folto possibile. Vivono come al centro di un reality show accalappiando audience.

Gli Amici sono quelli come A. cui ieri sera parlavo del bene e del male, dei problemi ,delle difficoltà e mi addormentavo felice quando da giorni avrei voluto sparire, e si addormentava felice quando per tutto il giorno avrebbe voluto morire.

Ringrazio quell'eterea e altezzosa presenza che mi ripete sempre che sono una merdaccia, e anche l'altra extraterrestre delle torri che mi diceva che non capisco nulla e che sosteneva troppo spesso di non stare con me solo per sesso.

Le considero perle di umanità, il mio contatto con la normalità.

Resta il fatto che di persone normali ne è pieno il mondo, sono quelle anormali, quelle con cui parlare per ore senza dover vincere, che sono difficili da trovare.
Ed è per questo che sono qui o su altri siti.

La chat è un mezzo, se diviene un fine è follia!!!

In questo week-end di raccoglimento popolare dico ciò che penso, per quanto impopolare sia.

Ciò che successo a Tommaso è sicuramente bieco e barbaro.
Giovanni Paolo II è morto da un anno dopo una vita goduta fino in fondo, con la carriera che si era scelto (o per cui era stato scelto) tra agi e benessere.

Non riesco a tributare loro un minuto di raccoglimento se non lo faccio per chi soffre costantemente in ogni attimo della propria vita.
Per chi nasce nella fame e muore nella sete.
Per chi nasce malato d'AIDS.
Per chi pur tra le mura domestiche riceve continue vessazioni fisiche e psicologiche.
Per genitori inermi davanti alla follia dei potenti, con il solo pensiero di far sopravvivere la propria famiglia.

Ci sono centinaia di milioni di persone che meritano la nostra amicizia più di Tommaso e il Papa.
Ci sono centinaia di milioni di persone per cui poter fare ancora qualcosa senza la retorica del dopo.

A parer mio, se volete essere generosi, siatelo sempre.
Siate generosi verso chi vi passa vicino o verso chi si adopera per esserlo con chi sta lontano.
Siate generosi a prescindere dai mass-media, non serve un TG per sapere che al mondo c'è sofferenza.
Siate generosi punto e basta, senza dirlo a nessuno.

La generosità non è una virtù, è un dovere elementare.

Scritto in silenzio ascoltando la mia rabbia.