Cornerblog

In questo week-end di raccoglimento popolare dico ciò che penso, per quanto impopolare sia.

Ciò che successo a Tommaso è sicuramente bieco e barbaro.
Giovanni Paolo II è morto da un anno dopo una vita goduta fino in fondo, con la carriera che si era scelto (o per cui era stato scelto) tra agi e benessere.

Non riesco a tributare loro un minuto di raccoglimento se non lo faccio per chi soffre costantemente in ogni attimo della propria vita.
Per chi nasce nella fame e muore nella sete.
Per chi nasce malato d'AIDS.
Per chi pur tra le mura domestiche riceve continue vessazioni fisiche e psicologiche.
Per genitori inermi davanti alla follia dei potenti, con il solo pensiero di far sopravvivere la propria famiglia.

Ci sono centinaia di milioni di persone che meritano la nostra amicizia più di Tommaso e il Papa.
Ci sono centinaia di milioni di persone per cui poter fare ancora qualcosa senza la retorica del dopo.

A parer mio, se volete essere generosi, siatelo sempre.
Siate generosi verso chi vi passa vicino o verso chi si adopera per esserlo con chi sta lontano.
Siate generosi a prescindere dai mass-media, non serve un TG per sapere che al mondo c'è sofferenza.
Siate generosi punto e basta, senza dirlo a nessuno.

La generosità non è una virtù, è un dovere elementare.

Scritto in silenzio ascoltando la mia rabbia.