SILVIO TEDESCHI BLOG

GLI ITALIANI HANNO UN CUORE


Eventi atmosferici, l’Italia che vive una crisi economica profonda, la Russia che vuole ridurci il gas, navi che affondano, cittadini esasperati, un inizio anno davvero preoccupante per la nostra bella Italia. Mentre in TV assistiamo ad un continuo gioco al rimbalzo delle responsabilità, gli italiani devono vedere come andare avanti quotidianamente. La neve ci ha fatto riscoprire i beni di prima necessità come il pane, la farina, il latte, e per un attimo ci ha fatto dimenticare la comodità delle tecnologie. Madre natura ci ha fatto capire che in un attimo si può ritornare al passato senza luce, senza gas, senza telefoni, isolati e in attesa di un pezzo di pane.Deve farci riflettere una situazione del genere e deve far riflettere chi fino a ieri ha pensato al benessere dimenticando che da un momento all’altro tutto poteva finire.Chissà quanti hanno riscoperto il gusto di cucinare a casa, magari fare pure il pane, chissà quanti per alcuni giorni hanno dovuto rinunciare all’aperitivo al bar, alla cena al ristorante io dico alle apparenze. Nonostante la drammaticità c’è chi si è goduto questi giorni, chi è abituato a soffrire, chi quotidianamente cerca di vivere con la dignità di sempre, chi ha saputo rinunciare alla propria auto, al cellulare di ultima generazione, chi insomma la mattina si alza e pensa come portare a casa un pezzo di pane e quel tanto per sopravvivere.Chi invece ha dimostrato di saper proferire solo teorie è stato sconfitto dalla natura. La politica e le sue ramificazioni territoriali è stata messa fuori gioco, non è stata capace di fronteggiare le emergenze, è stata capace solo di incolpare chi quotidianamente svolge il suo lavoro. Grosse metropoli come Roma, sono andate il tilt per pochi centimetri di neve, bene il gesto di Alemanno di prendere la pala e spalare la neve, sarebbe bello vedere tutti giorni fare quel mestiere visto che quello da Sindaco non è proprio il suo, il Governo che invece di preoccuparsi delle emergenze ha continuato impassibile a difendere le banche in Europa delegando ad altri le criticità per poi apparire in TV e fargli anche un richiamo.Il Governo delle teorie che aggredisce chi non è stato capace, il Governo che in questi momenti di difficoltà pensa come dover sistemare la Protezione Civile, insomma tanti galli a parlare pochi a lavorare.Se scendiamo di livello, la cosa diventa ancora più miserevole poiché ancora una volta a dover aiutare gli italiani sono le migliaia di Vigili del Fuoco sempre pronti a intervenire, sempre pronti a dare l’anima pur consapevoli che alla fine i meriti sono più di altri che loro.Oltre ai Vigili del Fuoco anche l’Esercito ha dovuto mostrare ancora una volta a tutti che in casi di emergenza sono necessari professionisti e non improvvisati o strutture che pensano solo ad apparire. Anzi a volte finiscono per intralciare i lavori dei tecnici e operatori dell’Enel, Telecom, Acquedotti, Gasdotti, gente comune che adempio quotidianamente il suo dovere.In Italia ha vinto il volontariato non organizzato, le persone umili e senza casacche che hanno aiutato gli altri in difficoltà. Tutto ciò che non era volontariato organizzato, ha funzionato al meglio, i cittadini si sono aiutati tra di loro senza aspettare carovane di mezzi attrezzati, ruspe spalaneve con percorsi prestabiliti. Cittadini umili che hanno avuto come sempre quel cuore italiano che manca alla classe politica, e a chi è chiamato in quei momenti a gestire le emergenze. Tornatevene pure nei salotti televisivi carmi Manager super pagati, gli italiani vi hanno dimostrato che sanno reagire da soli e sanno sopravvivere anche a calamità naturali particolarmente violente.Da tempo le sorti dell’Italia sono in mano ai cittadini semplici, senza gradi, senza divise, senza cariche pubbliche, gli italiani hanno capito che per andare avanti bisogna rimboccarsi le maniche e fare da soli, consapevoli che il Governa pensa a tutt’altro, pensa a tutelare le banche, la grande industria, i grandi interessi, pensa a salvaguardare poltrone, pensa a teorizzare un’Italia migliore senza sapere che l’Italia migliore è quella invisibile che quotidianamente tira la cinghia, ma riesce a sopravvivere con dignità.