SILVIO TEDESCHI BLOG

QUANDO C'E' CRISI COMANDANO I RICCHI


A guardare i redditi di Ministri in questo momento di crisi profonda del sistema Italia, viene da riflettere e da chiedersi come possano personaggi del genere preoccuparsi e capire le difficoltà degli Italiani. In questa Italia da rifondare, da cambiare, che nel corso degli ultimi anni ha sperperato, bruciato milioni di euro, dove una classe politica era espressione del clientelismo più becero, dove i favoritismi erano all’ordine del giorno, insomma in una particolare fase storica giudicata fallimentare e causa della crisi attuale come si vede c’era chi guadagnava, si costruiva una carriera e un bel giorno si ritrovava anche a fare il Ministro o il Premier. Nessuno vuole pensare niente di male ma se il sistema era quello, probabilmente saranno stati in tanti a beneficiare di quel sistema, saranno in tanti ad aver tratto beneficio da una classe politica particolarmente disponibile. Si è vero oggi sono in tanti a smarcarsi addirittura politici storici che cercano una nuova verginità, guai ad avere legami con il passato ma a rimetterci sono solo gli italiani che non hanno mai beneficiato di nulla, non hanno mai potuto comprarsi azioni, barche, ville, gli stessi italiani che venivano tartassati allora come oggi, che dovevano stringere la cinghia allora come oggi. Non è cambiato assolutamente nulla, adesso si cerca di correre ai ripari cercando soluzioni che sanno tanto di disperazione. Nessuno dei Professori in carica in passato si è mai preoccupato della salute del sistema Italia, nessuno di essi ha mai suggerito misure preventive e di protezione, nessuno degli attuali Ministri hanno avuto il coraggio di criticare le scelte di allora. Un sistema quello della Prima e Seconda Repubblica che ha fatto comodo a tutti e solo oggi qualcuno cerca di rimediare, è troppo tardi, le misure restrittive del Governo dei Professori serviranno solo a salvaguardare una classe politica pronta a tornare in scena, una classe politica che ha saputo utilizzare i professori per lavarsi le mani e i Professori hanno accettato di buon grado questo compito tanto per aumentare i propri introiti. I padri della Costituzione non avrebbero mai pensato a una deriva del genere nemmeno hanno previsto Governi tecnici, pensavano troppo al bene dell’Italia e non pensavano al fallimento totale dell’intera classe politica.