SILVIO TEDESCHI BLOG

LA CRESCITA NON PASSA PER LA DIETROLOGIA


Mi dispiace dissentire e sicuramente mi prenderò un sacco d’insulti ma sinceramente non riesco a capire e comprendere l'atteggiamento di chi (sindacalisti e politici) pensano ancora che stiamo negli anni 60 o nel 68, anni in cui la lotta era qualcosa di sensato. Oggi, proprio quelli che per anni si sono divertiti a difendere anche pretesti, pensano ancora di movimentare le piazze, i giovani, i lavoratori ma non sanno che viviamo un momento di crisi latente, che si sente sulla propria pelle. Insistere ancora con le ideologie, dopo che il disastro è stato fatto, non serve più a nulla né tantomeno difendere steccati ideologici che, stando all'attualità, hanno prodotto solo danni. Di fatto si parla di tutto tranne che di ripresa, di crescita e di sviluppo. Per caso la crescita passa pensando solo ai lavoratori che hanno alle spalle già diversi anni di contributi? Ai giovani chi ci pensa? Chi pensa a chi dovrebbe dare loro, lavoro? Finito il tempo del posto statale, ad assumersi la responsabilità di dare lavoro saranno ancora le piccole imprese. Chi le difende? Il Padre Eterno forse? Continuate pure a citare politici storici e a utilizzare aforismi di vecchi Statisti, intanto la nave affonda e non c’è Schettino che tenga per farla rimanere almeno incantata.