Creato da La_Dea_Amore il 15/04/2011

La Dea Afrodite

BENVENUTi nelle TERRe degli INCANTESIMi

 

il_canto_della_DEA

Post n°6 pubblicato il 08 Giugno 2011 da La_Dea_Amore
 

 

La Dea Amore

 

..dalle labbra escono melodiche

              canzoni d'amore..


..gl'occhi  nn vedono

         ciò che il cuor vede..


..le orecchie  nn san sentir

               ragione alcuna..

 

 

 

 


..perchè io t'amo t'amo t'amo

   ma amo     di un'amore inutile

   che vedrà    le mie lacrime

   sgorgare a fiumi

     farsi   lago

      ed io

         affonderò in esso..


La_Dea_Amore

 
 
 

Sapevate che.....

Post n°5 pubblicato il 25 Aprile 2011 da La_Dea_Amore
 

piante e dintorni

http://4.bp.blogspot.com/_sMSrVL0UztM/Rlw5D_K69oI/AAAAAAAAAmY/6u_0aEuna2Y/s400/Yarrow%2Bmillefolium.JPG
(foto e parole  dal web)
Achillea

Conosciuta anche come millefoglio, per la forma caratteristica delle sue foglie, ciascuna delle quali sembra formata da molteplici foglioline in miniatura.
L'achillea deve il suo nome proprio al noto eroe mitologico Achille, che, secondo la leggenda, dietro suggerimento della Dea Afrodite utilizzò il succo della pianta, mescolato alla ruggine delle spade, per guarire le ferite di Telephos, e dei Musiani, suo compagno di battaglia.
Un tempo i contadini avvolgevano i manici degli attrezzi di lavoro con gambi di achillea per averla sempre a portata di mano nel caso di punture di insetti o piccole ferite durante il lavoro.

I Celti la usavano nelle cerimonie magiche. Discoride la raccomandava nella cura delle ferite; i Cinesi la impiegavano anche nella cura dei morsi di cani e serpenti, oltre che impiegarla nei rituali; i Ching per predire il futuro ed, infine, i medici Ayurvedici, ancor oggi, per far abbassare la febbre


Questa pianta erbacea perenne possiede foglie disposte in modo alternato dall'aspetto singolare, molto simili a penne d'uccello arruffate. In estate il fusto sottile porta al vertice piccoli fiori bianchi o rosa riuniti in mazzolini (corimbi). La varietà a fiori rossi è ideale per rallegrare il giardino con vivaci bordure.
Contiene un olio essenziale di colore azzurro, simile a quello della camomilla contenente cineolo e azulene, una sostanza amara (achilleina), fitosteroli, flavonoidi, acido formico, un glucoside, mucillagini, resine e sali minerali.
Per le sue proprietà molto simili alla camomilla, può essere utilizzata:
- per digerire meglio e calmare gli spasmi intestinali
- contro i problemi mestruali (mestruazioni irregolari e dolorose)
- uso esterno (foruncoli, emorroidi, ragadi anali e al seno)

esposizione e luminosità:Piante prettamente eliofile, ma tollerano anche una posizione a mezz'ombra
temperatura
:
Sopporta bene le temperature invernali
substrato
:
Si adatta molto bene a qualsiasi tipo di rerreno, purché sia ben drenato
irrigazione
:
Non necessita di annaffiature frequenti, ma solo in caso di siccità o piante giovani
concimazion
e:
Ogni mese e mezzo circa con concime complesso
propagazione
:
Avviene per seme
potatura
:
Si eliminano i fiori appassiti
avversità
:
Non si registrano gravi attacchi parassitari
piccoli consigl
i:
Evitare i ristagni d'acqua, ma è molto semplice da coltivare, perché non richiede particolari attenzioni. Inoltre, attraverso alcune sostanze secrete dalle sue radici aumenta la resistenza alle malattie delle piante che le stanno attorno, per cui conviene metterla a dimora qua e là nel giardino e nell'orto. Si può preparare un infuso concentrato da usare come fertilizzante naturale per le piante

 
 
 

Pittori

Post n°4 pubblicato il 22 Aprile 2011 da La_Dea_Amore
 

Afrodite, (madre di Eros, conosciuto anche come Cupido o Amore) è la divinità greca dell'amore, inteso come attrazione delle varie parti dell'universo tra loro per conservare e procreare, simboleggia l'istinto naturale di generazione e di fecondazione: sotto questo aspetto è simile alla dea babilonese Ishtar e alla dea fenicia Astarte.

Il nome di Afrodite deriva da "afròs", che significa spuma del mare: i greci immaginavano che fosse nata dalla spuma del mare.


Quando il culto di Afrodite si diffuse in Occidente, attraverso le colonie greche in Sicilia e Calabria, la dea venne onorata col nome di Venere (da venus, venustas = bellezza).

La leggenda di Afrodite viene raccontata da Esiodo (700 a.C.), che la vuole bellissima, generata dalla primavera e dal mare, nel quale è nata in una serena giornata di primavera, prima di essere portata dagli Zefiri a Citera, e poi a Pafo nell'isola di Cipro. Storia di Venere/Afrodite


Il mito attribuisce alla dea diverse unioni con dei (Efesto e Ares) e con mortali (Anchise, Bute e Adone).

Era venerata con il nome di Anthéia per la sua capacità di riportare la vita nella vegetazione, Pontìa come protettrice della navigazione e Areia, accanto ad Ares, come protettrice dei combattenti.

Afrodite veniva anche appellata "Celeste" (Ouranìa) e "di tutto il popolo" (Pandemos), riferendosi alla sua natura di dea dell'amore spirituale e sensuale.

Venere aveva una piccola corte che la accompagnava, costituita dalle Ore, dalle Cariti o Grazie, da Eros, Potos (il desiderio), Imero e Imene, dio delle nozze.

Le colombe erano i suoi animali preferiti: il suo carro era trainato da questi uccelli, ma anche il serpente e l'ariete erano consacrati a lei.

Durante la guerra di Troia parteggiò sempre per i Troiani, dopo che Paride, il figlio di Priamo re di Troia, la dichiarò la più bella nella sfida, ideata da Ate, dea della discordia, fra lei, Era e Atena.Storia di Venere/Afrodite

 


La protezione di Afrodite non poté impedire la caduta di Troia e la morte di Paride, ma la dea riuscì a conservare la stirpe troiana.

Grazie ad Afrodite, infatti, Enea (figlio della dea ed il mortale Anchise), col padre e il figlio Iulo (o Ascanio), riuscì a fuggire dalla città in fiamme ed a cercarsi una terra dove crearsi una nuova patria.

In tal modo Roma vantava come particolare protettrice Afrodite-Venere, considerata l'antenata degli Iulii, i discendenti di Iulo, a loro volta discendenti d'Enea, e perciò della dea.


Per questo Cesare le edificò un tempio, sotto la protezione di Venere Madre, la Venus Genitrix.

Le arti figurative si ispirarono particolarmente a Venere/Afrodite che rappresentava e rappresenta l'essenza stessa della bellezza e l'espressione più appassionata della gioia di vivere.

Sono ancora famose le Veneri della scultura greca, quali quelle di Prassitele, di Fidia, di Scopas e la Venere imperiale del Canova.


Anche le rappresentazioni pittoriche, dagli affreschi pompeiani ai dipinti di soggetto mitologico prodotte nel corso dei secoli, ci rappresentano sempre la dea in belle ed armoniose forme, sottintendendo che la bellezza è un dono che gli dei fecero agli uomini per rallegrarli e per consolarli.

Le varie leggende mitologiche che vedono Venere come protagonista, ci rimandano, vicino alla indiscussa bellezza, anche un carattere permaloso, geloso e vendicativo che qualche volta la porta verso gesti crudeli.

 


A differenza di Leonardo e Michelangelo che non erano interessati alle donne, Raffaello le amava anche di una passione carnale che lo animò per tutta la vita. La comprensione della femminilità fu per lui espressione di una profonda ammirazione, di un desiderio che recuperava le donne da quell'atmosfera irreale e sentimentale in cui le aveva collocate Leonardo per riportarle in una dimensione di sensualità terrena, che darà i suoi frutti nelle opere romane di qualche anno posteriori.

 
 
 

La Perla

Post n°3 pubblicato il 21 Aprile 2011 da La_Dea_Amore
 

La perla, il mio gioiello, che nel simbolismo è considerato al pari di una pietra preziosa, per l'intenso fulgore della sua lucentezza è associata a una natura lunare, mentre per la sua forma sferica pare richiamare l'idea della perfezione del cerchio. Il fatto che le perle perfette siano rare e che si trovino nascoste all'interno della loro conchiglia fece si che per la gnosi tardoantica esse divenissero il simbolo della conoscenza celata e della sapienza esoterica, intesa poi dal Cristianesimo come la dottrina di Cristo che resta inaccessibile ai pagani.

Nel testo protocristiano troviamo un curioso racconto:

C'è una conchiglia nel mare che porta il nome di conchiglia purpurea.
Essa emerge dal fondo del mare
apre la sua bocca e beve la rugiada del cielo e il raggio del Sole,
della Luna e delle Stelle,
e per mezzo di quelle luci superiori porta a compimento la perla.

Quando scoppia un temporale, il fulmine penetra con tutta la sua forza nell'interno della conchiglia, che si spaventa e serra subito le sue valve.
Ora la conchiglia ha il fulmine dentro di sè; esso gira attorno ai globi oculari della conchiglia che, mediante questo movimento, trasforma gli occhi in perle.

venere_esce_conchiglia*

Nell'antica Grecia la perla era il simbolo di Afrodite - Venere - che nasce dalla schiuma del mare.
Anche nella tradizione giapponese le perle sono assai importanti, perchè costituiscono una delle tre insegne imperiali (Shinki sanshu) insieme alla spada e allo specchio.

 
 
 

Simbolo di Afrodite

Post n°2 pubblicato il 21 Aprile 2011 da La_Dea_Amore
 

Simbolo di Afrodite

Afrodite è stata chiamata la dea dell'amore, della bellezza e del desiderio. E 'considerata come una dea della fertilità, la vittoria e buona fortuna. Lei è creduto come l'unico olimpionico che non avevano i genitori. Afrodite insieme con la famiglia viveva sul monte Olimpo. Zeus la diede in sposa ad Efesto perché aveva paura che lui si sarebbe sollevare conflitti fra gli dèi. Afrodite lo ha sposato, ma lei non era soddisfatta di Efesto. Era zoppo, orgoglioso e brutto. Così, ha avuto relazioni con altri come il dio della guerra, Ares.

Afrodite era adorato da molte donne perché si credeva che abbiano un ottimo partner nella loro vita per amore. Come molti suoi adorati, templi sono stati costruiti per lei. Il tempio più popolare è il tempio di Venere situato a Roma.

Non c'è storia vera e propria della nascita di Afrodite. Ci sono 2 versioni, nel caso di nascita di Afrodite, alcuni ritengono che fosse una creazione ed altri dicono che era nata.

Come gli altri dèi sono simbolo di Afrodite è anche il suo proprio simbolo, è raffigurato con la colomba e cigno. Alcuni credono che l'uccello terzo è il passero. Si ritiene che l'albero di Afrodite era mirto.

Afrodite è collegato con l'oro e altre cose più belle. Lei è spesso ritratta in abiti d'oro nel Lliad di Omero con una mela d'oro. Molti suoi raffigurato come avere i capelli d'oro. Il suo legame con l'oro simboleggia la sua perfezione, amore e calore. L'oro si mette se stessa è raffigurato come il simbolo di sedurre e poteri afrodisiaci che può essere visto nelle donne.

 
 
 
Successivi »
 

TAG

 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 2
 

ULTIME VISITE AL BLOG

sergintalessandrarossinangelalt88ildelfinofavignanaLorenaBragionicentroscolasticoaspivioletta.valentinalibreriailsentierosabuzisamueleIl_tuo_nickdedafne1delgaudio.carlopolichetti.salvatoreVRrocketqueenstefanoabete
 

ULTIMI COMMENTI

^_*
Inviato da: metro.nomo
il 25/08/2011 alle 18:41
 
concordo Dea____Amore
Inviato da: La_Dea_Amore
il 02/05/2011 alle 12:32
 
ciao,scusami mi sono permessa di entrare nel tuo blog!ho...
Inviato da: goldeneye70
il 02/05/2011 alle 09:18
 
...........una cosa è comunque certa .... nel tempo i...
Inviato da: La_Dea_Amore
il 25/04/2011 alle 13:14
 
Vero, ma non è detto che il di dietro che intendiamo noi ,...
Inviato da: Lycantropos
il 24/04/2011 alle 07:22
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963