DELIQUESCENZA

Notte.


Portami via col passo gentile della pioggia. Alleggerisci la mia anima. Sussurra silenzio nell'ombra. Ho sfilato gli stivali e intrecciato le mie gambe alle tue, ho preso il tuo braccio e ad occhi chiusi ho saggiato le tue dita, perdendo il senso del luogo e dell'ora. Le tue labbra mi hanno sorpresa: morbidamente indugiante su di me, mani fredde sul mio corpo caldissimo, abbandonato al tuo accostarti garbato. L'assenza di pensieri è piovuta sulla mia anima bramosa di assoluto. I miei occhi sono dentro i tuoi. Coglimi. Ti sento cingere il mio bacino e sollevarmi, tra le tue mani mi sento leggera mentre il piacere mi insegue e i sospiri erompono liberi. Sento il tuo ventre muoversi in me, gentile e fermo, intenso e premente... Mi sto perdendo, non lasciare il mio corpo. Al tuo fremito mi volto riaccogliendoti. Mi ritiro e ricalchi il mio movimento come se anche tu cercassi qualcosa: la mia diversità è ovunque. Mi ascolti sorpreso e quasi sorridi. La tua assenza di parole è limpida, mi piace muovermi attorno a te, un sinuoso satellite gioiosamente a suo agio nella nudità. Ti riaccompagno nella città, mentre riprendi a parlare col tuo tono di voce tranquillo: voglio un altro tratto di buio, le strade notturne contano i miei passi, nella notte mi sento libera. Sorrido, i miei occhi cantano felicità quasi infantile. Mi porgi la guancia…ma l'ultimo bacio è sulle labbra e mi allontano, quasi saltellando, tra l'eco delle tue parole.