DELIZIA

IL NUOVO REDDITOMETRO


In sintesi, il nuovo studio di settore per la famiglia con tutta probabilità sarà eliminato o per lo menorivisto. La politica lo “boccia”.In periodi di instabilità, a crescita zero, il Fisco taglia ogni tipo di attività con il più del 50%, contribuendoad aumentare la recessione quando, al contrario, dovrebbe abbassare la sua sete di accertamento, chedeprime fortemente l'economia rendendola recessiva, anzi, eliminando dal mercato le piccole e medieimprese che non riescono a produrre a prezzi competitivi. A tutto questo si propina la scarsa difesa delcontribuente, la illegittimità del metodo che si basa sull'utilizzo dei dati ricavabili dalla spesa mediaindicata dall'ISTAT per la valorizzazione e la determinazione del contenuto induttivo degli elementiindicativa della capacità contributiva, che non ammette la prova contraria, e l’insufficienzadell'obbligatorietà del contraddittorio, che costituisce una via di fuga pro-fisco per salvare l'apparenzadifensiva del contribuente. È una lavata di facciata perché il Fisco supererà anche il legislatore facendoforza sul suo illimitato potere discrezionale. Con il D.M. del 24 dicembre 2012 l'Economia ha individuato ilcontenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base del quale determineràsinteticamente il reddito complessivo delle persone fisiche, nessuno escluso. Se il Fisco è così scientificonel richiedere la prova documentale delle spese, dovrebbe accettare che vicino alla dichiarazione deiredditi si possano allegare, per detrarre, tutte le spese sostenute dal contribuente. Solo in tal caso la difesadel contribuente sarebbe costituzionalmente garantita ed anche la capacità contributiva sarebbeperequata. Il vizio del Fisco è la retroattività, che rende ancora più precaria la difesa del contribuente, chepotrebbe non avere più la documentazione richiesta trattandosi di quattro anni addietro, a meno che nonsi tratti di pubblici registri le cui spese, presenti nella lista A, sono minime rispetto alle altre che sonoeffimere. L'Agenzia delle Entrate dovrebbe chiedersi se l'utilizzo retroattivo valga anche per le tabelleISTAT che vigevano nel 2009, che erano relative agli anni 2007/2008. Tuttavia, difficilmente l'Agenzia delleEntrate farà un passo indietro, perché questo significherebbe ammettere di rivedere il contenzioso e le fasidi adesioni precedenti.L'atteggiamento del Fisco è censurabile: bisognerebbe computare nuovamente il reddito calcolatodall'Ufficio con il vecchio redditometro tenendo conto delle voci presenti sulle tabelle ISTAT. Nel fare taleconfronto ci potremmo trovare di fronte alla situazione reale che gli importi dovrebbero essere inferiori aquelli calcolati dall'Amministrazione Finanziaria, ma ciò sarebbe una conferma che gli accertamentipregressi sono stati fatti senza tener conto della effettiva capacità contributiva del contribuente.