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Welfare, governo presenta il suo piano, cambia la Biagi


 Il protocollo sul Welfare che il governo ha illustrato questa sera alle parti sociali è frutto di un lavoro comune e arriva in una data storica, quella del 23 luglio, la stessa nella quale nel 1993 governo e parti sociali firmarono l'accordo sulla politica dei redditi per tenere sotto controllo l'inflazione. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi, aprendo il tavolo di oggi con le parti sociali sulle politiche del lavoro e la competitività che dovrebbe concludere l'intero pacchetto del Welfare dopo l'accordo sulla previdenza siglato la scorsa settimana. La principale novità riguarda, secondo il documento messo a punto dal governo, l'abrogazione dei contratti di staff leasing e a chiamata, alcune modifiche del part-time e gli sgravi per incentivare la produttività e i contratti di secondo livello. Modifiche sui contratti a termine che, qualora superino i 36 mesi, ogni eventuale contratto a termine dovrà essere stipulato presso la direzione provinciale del lavoro. In caso di mancato rispetto della procedura il nuovo contratto si considera a tempo indeterminato. "Il protocollo è frutto del lavoro che abbiamo fatto insieme, che giunge proprio in una data storica che è quella del 23 luglio; è un protocollo che riveste enorme importanza", ha detto Prodi, precisando che oggi è anche il compleanno del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa. Il ministro del Lavoro, prendendo la parola davanti ai sindacati e alle associazioni datoriali, ha detto che "si tratta di un accordo di concertazione". "L'intervento sulla previdenza conclude un lungo lavoro e fornisce un quadro di certezze per il futuro. E' un impianto di lungo periodo". PREVIDENZA Le risorse per la previdenza, nel decennio 2008-2017 sono pari a 10 miliardi di cui 2,52 mld per i lavori usuranti, esclusi dall'innalzamento dell'età pensionabile, e 7,48 miliardi per il superamento dello scalone. La copertura sarà trovata, sempre nel decennio, per 3,5 miliardi dalla razionalizzazione degli enti previdenziali, per 3,6 mld dall'aumento delle aliquote contributive per i parasubordinati per un punto all'anno fino a 3 punti a partire dal gennaio 2008, per 0,8 miliardi dall'aumento delle aliquote contributive dei parasubordinati non esclusivi, per 1,4 miliardi dalla sospensione per un anno della indicizzazione delle pensioni superiori a 8 volte il minimo, per 0,7 mld dalla armonizzazione dei fondi speciali. Il governo stanzia poi 1,3 miliardi per l'innalzamento delle pensioni più basse. AMMORTIZZATORI SOCIALI 700 milioni per gli ammortizzatori sociali. CONTRATTI E PRODUTTIVITA' Per incentivare il ricorso ai contratti di secondo livello le imprese riceveranno sgravi contributivi del 25% e i lavoratori uno sgravio contributivo del 5% dall'attuale 3%.