Ma'pe iabbu

La prima grande ondata terroristica fu sconfitta quando tutte le componenti del mondo del lavoro si unirono senza più distinguo e non lasciarono spazi a comportamenti quotidiani ambigui. I terroristi si ritrovarono improvvisamente fuori dal mondo del lavoro e concretamente additati. Oggi, dispiace dirlo, ma non è così. Vi sono settori anche nel mondo del lavoro che hanno ricominciato a fare dell’odio di parte la loro pratica quotidiana. E’ un atteggiamento che favorisce e oggettivamente copre il nuovo terrorismo. Questo non è più ammissibile. Quando la politica è solo demonizzazione e linciaggio degli avversari nessuno più si accorge di aver allevato chi è pronto a sparare. La nostra è l’unica Repubblica occidentale “fondata sul lavoro”. Da questo mondo, allora, deve ripartire un deciso rifiuto del terrorismo. Non a parole, ma nei fatti, mutando in maniera decisa, nel quotidiano, atteggiamenti e comportamenti dagli effetti oggettivamente drammatici. Prima che ci si debba ritrovare a commemorare nuovi morti.