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Fare sistema,
integrare le politiche sociali.
Compito nuovo, se non recente faticoso,
ma necessario,
doveroso nei rapporti agli obiettivi
di integrazione e della coesione
sociale, ma necessaio prché
la domanda sociale diventa sempre
più esigente in termini di qualità del servizio,
necessario per i criteri guida
della Unione Europea, che siamo noi, inutile che ci sentiamo furi, ancora, questi processi di estraneazione non ci devono più appartenere!
Nella risoluzione del consiglio di Lisbona Il Consiglio europeo ha concordato
un nuovo obiettivo strategico per l'Unione al fine di sostenere l'occupazione,
le riforme economiche e la
coesione sociale nel contesto di un'economia
basata sulla conoscenza.
Le conclusioni della Presidenza affrontano i temi dell'occupazione
e
della coesione sociale disegnando ilnuovo obiettivo strategico
per il
nuovo decennio: preparare il passaggio verso un' economia
competitiva,
dinamica e basata sulla conoscenza, modernizzando
il modello sociale
europeo
e investendo sulle persone.
La settorializzazione dei servizi non è più immaginabile,
specializzati settorialmente e vissuti come frammenti
di benessere, risulta inadeguata.
La scarsa reperibilità delle risorse finanziarie impongono l'adozione di severi
standard qualitativi e sopratutto l'eliminazione di sprechi
e irrazionalità offerti dai servizi
( per cui sono contenta che oggi
l'equipe di chirurgia toracica del Vito Fazzi di Lecce magistralmente
capitanata dal dottor Gaetano Di Rienzo ha portato brillantemente
a
termine negli ultimi mesi due interventi delicatissimi
su altrettanti
pazienti affetti da pericolo di vita per complicazioni polmonari,
un po' meno che nel 1999 il dr. Ciannamea rovinò mia madre e chissà
quanti altri nel tristemente famoso reparto di ortopedia a Lecce).
L'integrazione è possibile a molti livelli e in molte forme.
Ma c'è ampio consenso sul fatto che il sistema sociale ed economico
locale è il laboratorio adatto per l'interazione,
che richiede risorse in gran parte disponibile solo a livello locale.
Locale si oppone a globale, ma indica un livello territorialmente
o funzionalmente delimitato, anche se di scala variabile.
A livello locale sono direttamente più visibili i problemi
di natura sociale e quindi le forme di cooperazione
che è possibile attivare per la produzione di welfare.
A livello Europeo si è fatto un piano strategico nazionale
per questo fine e i fondi sono un'opportunità
per la nostra integrazione
multiculturale dove devono trovare spazio l'integrazione e diverse
interpretazioni di produttività legata al benessere
e non necessariamente e agli interessi non particolaristici
e la nostra ignavia, che gronda sangue
|
FIORE
E qui, se mai verrai, l’estate
quietamente si sfanno gli obelischi
e cattedrali come sortilegi
consumano in esilii avventurosi.
Prossimi alle scogliere noi
parleremo del Sud, dell’Europa,
dell’uggia e del campo di tabacco
che avanza in bilico tra noi e il mondo.
il Salento in poesia. Ieri e oggi.
(in foto, il menhir di Carpignano)
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Perché
non ricordo
mai i miei sogni?