Post n°532 pubblicato il 15 Giugno 2009 da sinemoiaquai
Non pensavi che tutte le parole astiose e i tuoi comportametni potessero avere queste conseguenze, tu. E rifiutavi la realtà, tranne quelle che volevi vedere. Mentre lui si ammalava e ora sai perché. Diventa sempre tutto più diffcile col passare del tempo, i suoi dolori semrpe più frequenti e annientanti; espodono fuori a restituirti la robaccia che hai mollato tu, su di lui e sugli altri. Ma gli altri... ognuno reagisce in modo diverso.. e tu volevi solo essere felice, mentre adesso, non è facile per niente sopravvivere ai tuoi sensi di colpa. |
Post n°531 pubblicato il 19 Aprile 2009 da sinemoiaquai
Data di pubblicazione dell'appello: 17.04.2009Status dell'appello: attivoAU 98/09 - MDE 13/031/2009
Aggiornamento: Nel settembre 2003, l'allora diciassettenne Delara Darabi, assieme al suo ragazzo di 19 anni, Amir Hossein Sotoudeh, entrarono nella casa della cugina 58enne del padre di lei per commettere un furto. Amir Hossein avrebbe ucciso la donna durante la rapina. Al fine di proteggere il suo fidanzato dall'esecuzione, la ragazza avrebbe inizialmente confessato l'omicidio, per poi ritrattare la sua confessione, dichiarando che Amir Hossein le aveva chiesto di confessare la sua responsabilità nell'omicidio per proteggerlo dall'esecuzione, ritenendo che la ragazza non potesse essere condannata a morte poiché minorenne. Delara Darabi è stata condannata a morte in primo grado dalla 10a sezione del Tribunale generale di Rasht il 27 febbraio 2005. Nel gennaio 2006, la Corte suprema, avendo rilevato alcune inefficienze procedurali, ha deciso di rinviare il caso a una corte minorile di Rasht per un nuovo processo. Dopo due sessioni processuali, nel gennaio e nel giugno 2006, Delara Darabi è stata condannata a morte per la seconda volta dalla 107a sezione della Corte generale di Rasht. Amir Hossein Sotoudeh è stato condannato a 10 anni di carcere per complicità nell'omicidio. Entrambi sono stati condannati a tre anni di prigione e a 50 frustate per il reato di furto, oltre che a 20 frustate per "relazione illecita". La condanna a morte di Delara Darabi è stata confermata dalla Corte suprema il 16 gennaio 2007. Nel marzo 2007, il suo avvocato è ricorso in appello contro la sua condanna a morte. Nell'aprile dello stesso anno la condanna è stata confermata dalla 7a sezione della Corte suprema, successivamente il verdetto è stato consegnato al Capo dell'autorità giudiziaria Shahroudi affinché si esprimesse in via definitiva. Nel dicembre 2007, dopo aver identificato errori procedurali, Shahroudi ha rimesso il caso alla Corte di Rasht per un'ulteriore revisione. Nel febbraio 2008, l'avvocato per i diritti umani Mohammad Mostafaie ha visitato Delara Darabi in prigione. Lei gli avrebbe confidato di essere molto depressa e stanca di attendere, anche per via delle insopportabili condizioni di prigionia. Informazioni di base Head of the Judiciary Eccellenza, |
Post n°530 pubblicato il 10 Aprile 2009 da sinemoiaquai
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Post n°528 pubblicato il 20 Marzo 2009 da sinemoiaquai
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FIORE
E qui, se mai verrai, l’estate
quietamente si sfanno gli obelischi
e cattedrali come sortilegi
consumano in esilii avventurosi.
Prossimi alle scogliere noi
parleremo del Sud, dell’Europa,
dell’uggia e del campo di tabacco
che avanza in bilico tra noi e il mondo.
il Salento in poesia. Ieri e oggi.
(in foto, il menhir di Carpignano)
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