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BRUNETTA ANTICIPA L'ORARIO DELLE NOZZE E BEFFA I PRECARI


Dopo la fuga culminata con lo slogan "Questa è l'Italia peggiore", ecco arrivare un altro "marameo" del ministro.
Renato Brunetta è riuscito a sposarsi in tutta tranquillità, nonostante i precari avessero deciso di rovinargli la festa. Il Ministro della Funzione pubblica, il cui matrimonio con Tommasa 'Titti' Giovannoni avrebbe dovuto essere celebrato alle 19:30 di domenica 10 luglio, si è sposato in segreto a Villa Rufolo in quel di Ravello appena passata la mezzanotte di sabato 9 luglio, anticipando la cerimonia ed evitando quindi qualsiasi genere di manifestazione.Si è trattata di una vera e propria beffa per decine di precari che si erano organizzati via web per intervenire durante le nozze, dopo che Brunetta li aveva definiti "L'Italia peggiore". Una volta appresa la notizia del matrimonio anticipato, i giovani hanno lasciato il corteo abbandonando cartelli e striscioni, rassegnandosi al fatto di essere stati gabbati. "Ma la partita non è chiusa", afferma un disoccupato arrabbiato. "La prossima volta - assicura - saremo noi a dire 'Vieni avanti... Renato'!". E Alessandro D'Auria, portavoce dei Cobas Scuola Salerno, non ammette la sconfitta: "Era proprio quello che volevamo. Rovinargli la festa e impedirgli di occupare un suolo pubblico. Ci siamo riusciti".Il cambio di programma era già stato deciso da un paio di giorni, ma era stato comunicato solo ai testimoni e a pochi altri ospiti, con l'obbligo di mantenere assoluto riserbo.Il matrimonio di Renato Brunetta e Titti Giovannoni a Ravello è stato celebrato con rito civile dall'ex sindaco di Ravello, Secondo Amalfitano cinque minuti dopo la mezzanotte di sabato. I testimoni dello sposo sono stati il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, mentre per la sposa si è trattato di due vecchie amiche. Il ricevimento, come da programma, domenica sera all'Hotel Caruso. Numerosi gli ospiti illustri presenti tra cui i ministri Galan, Alfano, Meloni, Carfagna, Gelmini e il presidente del Senato Renato Schifani. Assenti Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.L'esclusiva dell'intero evento è stata ceduta al settimanale "Chi". I proventi, si parla di 25 mila euro saranno devoluti in beneficenza all'associazione "I bambini del sorriso".Pubblicato da Staff Radio DgVoice, Rossella.