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ISRAELE: FERMATO RABBINO, TENSIONE A GERUSALEMME a cura di David


Da questa notizia, ripresa da Televideo Rai del 3 luglio scorso, scaturiscono varie argomentazioni.Intanto è un pretesto per fare un po' di ordine nella "questione ebraica"; cerchiamo di dare un significato più chiaro a tre aggettivi: ebreo, israeliano e sionista.Sugli ebrei tutti, più o meno, abbiamo un'idea di cosa significhi; forse molti ignorano che tra di loro, almeno religiosamente, ci sono molte differenze ma che, in caso di minaccia, riescono a fare "squadra".La principale divisione nell'ebraismo è tra askenaziti e sefarditi; la differenza è presto detta: i primi sono quelli della "diaspora" cioè sono gli ebrei che da "dispersi" nel cuore dell'Europa sono "tornati a Sion", in pratica in Israele; i sefarditi, invece, sono gli ebrei che furono cacciati dalla fiorentissima comunità che avevano in Spagna e tra il XV e il XVI secolo tornando in Palestina.Le differenze tra le due fazioni ci sono e sono cristallizzate; ad esempio, tradizionalmente, i sefarditi sono di destra e gli altri di sinistra... le divisioni le troviamo anche nel calcio dove l'Hapoel di Tel Aviv è tifato prevalentemente da askenaziti e il Makkabi di Haifa da sefarditi; tanto che qualche anno fa le cronache calcistiche riportarono un coro dei tifosi del Makkabi che affermava che Hitler doveva finire il suo lavoro; cioè doveva sterminare tutti gli askenaziti e quindi i tifosi dell'Hapoel... questo stupido esempio da la misura delle differenze.L'altro aggettivo a cui cerchiamo di dare un significato più chiaro è "israeliano". Lo Stato di Israele è "tecnicamente" laico, cioè si basa su una appartenenza etnica ma non religiosa e comunque nello Stato di Israele vi è anche una minoranza araba; in ogni caso ci sono molti ebrei, fieri di esserlo, ma atei, per cui, per loro, conta solo l'appartenenza razziale.Anche su questo ci sarebbe da specificare che "razza" ed "etnia" non sono termini coerenti; l'aggettivo "etnia" ha un'accezione scientifica, la parola "razza" è uno strano guazzabuglio tra un concetto di popolo, nazione, lingua ed etnia; aggettivi che non significano certo la stessa cosa; i curdi, ad esempio, sono un popolo ma non sono una nazione; la Russia è una nazione ma sono svariati popoli.Arriviamo al punto: prendiamo in esame l'ultimo aggettivo suddetto: sionista.Il sionista è quell'ebreo che torna a vivere a Sion, cioè in Israele, cioè nella Terra Promessa che gli appartiene perché è scritto nella Bibbia e firmato Dio.Questa idea, a dir poco pericolosa, non tiene conto che i discendenti, "più numerosi delle stelle cielo", recita la Bibbia, del Patto tra Abramo e Dio saranno, oltre agli ebrei, anche i cristiani e i musulmani.In ogni caso la folle ideologia nazista considerava un'Europa, governata dai tedeschi nel sangue, ma pur sempre un'Europa; il sionismo, nella sua accezione, prevede solo un Israele dei vecchi confini biblici che parte dall'Africa orientale per arrivare al Tigri e all'Eufrate e popolato di solo ebrei... negli anni '50 l'ONU considerava il sionismo come grave forma di razzismo... come dagli torto.Veniamo alla notizia in questione: le autorità israeliane hanno cercato un famoso rabbino, non certo di idee moderate, per chiedergli conto di una approvazione di una testo religioso chiamato "La legge del Re" il quale autorizza un ebreo ad uccidere un non ebreo in situazione di conflitto.Fino a che si fanno cori o affermazioni razziste e discriminatorie, in nome di popoli, nazioni, religioni, colori della pelle o della maglia o punti cardinali (come nord o sud) tutto ciò è disdicevole e pericoloso ma farne una legge è decisamente peggio; in effetti quante differenze esistono tra il pronunciamento di quel rabbino, che in teoria farebbe legge e le terribili "leggi razziali" del Secolo delle Idee Assassine? Le autorità israeliane, infatti, lo hanno arrestato, se non per poche ore, per chiedergli conto di questo pronunciamento, che fortunatamente per la legge del paese della Stella David è considerato eversivo.Pubblicato da: David, uomodelmonte1970