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OTTANTA ANNI PORTATI DIVINAMENTE.


Vi ricordate di Paperino? Beh! E' un pennuto bianco con becco giallo e piedi palmati che ragiona e si comporta come un uomo. È imbranato, iroso, testardo e scansafatiche. Però anche sincero e anticonformista. Veste giubba e berretto alla marinara, ma alle navi preferisce l'amaca o il divano di casa. Dal suo ronf-ronf lo distoglie solo l'avido e tiranno zio Paperone con la solita minaccia: "Vieni con me o ti diseredo, sgrunt!".
Il 26 maggio, Paperino ha compiuto 80 anni
, ma, non mostra né rughe né acciacchi. Anzi, in questi tempi di crisi planetaria il "papero ribelle" potrebbe diventare addirittura una figura di riferimento per la middle-low class che non vuole essere schiacciata dalla prepotenza dei nuovi ricchi: un anti-eroe capace di scombinare, spesso non volendo, i fondamenti del pur tollerato capitalismo imperante. Una specie di pacifica rivoluzione, la sua - da cittadino senza lavoro e perennemente afflitto dai debiti - che avrebbe come armi (gulp gulp!) solo coraggio, passione per la vita, amore per la famiglia, rispetto per la natura e quella dose di testardaggine necessaria a tirare avanti. Paperino non ha nessuna intenzione di andare in pensione, visto che, ha fatto guadagnare al suo ideatore più soldi di quanti ne potrebbe contenere il deposito di Zio Paperone!Nonostante il successo però la Disney non è mai stata così grata nei confronti del papero che ha fatto il suo debutto cinematografico il 9 giugno 1934 nel cortometraggio "The Wise Little Hen": Paperino era stato concepito come personaggio secondario. In "Orphan's benefit" era solo la spalla di Topolino, ma presto gli ha rubato la scena. Il pubblico preferiva l'irascibile Paperino a Topolino, che era visto come il classico eroe per famiglie. Eppure Topolino aveva salvato la Disney dalla Bancarotta nel 1928, quando a Walt Disney era stato sottratto il personaggio "Oswald The Lucy Rabbit". Mickey Mouse è diventato più famoso di Oswald e ha permesso a Disney di lavorare indipendentemente. Disney però voleva che il topo avesse dei ruoli di maggior rilievo anche se il papero aveva più successo e alla fine degli anni 30 ha pensato al grande ritorno del roditore ne "L'apprendista stregone". I costi di produzione però erano cresciuti troppo e Disney decise di includere il corto in "Fanstasia", un lungometraggio con altri segmenti di cartoni impostati su pezzi di musica classica. Il film non fu in grado di realizzare profitto nell'immediato, e anche se ora è entrato nella leggenda, è da considerare solo un tentativo di Disney per salvare Topolino dall'essere dimenticato all'ombra del papero più famoso di tutti i tempi.Amate questi tipi di fumetti? A me, piacciono. Sono divertenti e simpatici. Ricordi d'infazia.Gioiosa giornata
Pubblicato dalla Redazione radio DgVoice, Eleonora