Appunti disordinati

02 gennaio 2010 Bergun


Dopo mesi dalla prenotazione finalmente si parte. Ore 7 o poco più sotto casa di Barbara e Dario insieme a Daniela e Marco si parte per questa nuova avventura.Ci si trova con Anna a Verbania per poi arrivare a Cannobio dove troviamo l'ultimo compagno di viaggio: Matteo. La strada è pulita ma piuttosto lunga e trafficata. Si passa dal Ticino tramite Bellinzona e poi passo del San Bernardino dove si fa tappa autogrill e mentre scendiamo dall'auto testiamo il freddo delle Alpi completo di leggero nevischio portato dal forte vento che ci insegue da casa.Dopo più di 3 ore si raggiunge la nostra meta: Bergun, canton Grigioni. E' proprio come me lo avevano descritta, neve e ghiaccio con tante slitte e parecchia gente di ogni nazionalità. Infatti oltre che italiano si sente parlare inglese e le altre due lingue svizzere. Le case sono tutte affrescate con ancora le deliziose decorazioni natalizie.Andiamo a noleggiare le slitte e poi a pranzo, non prima di aver depositato i bagagli nella nostra stanza, l'unica pronta delle 3 a nostra disposizione. L'albergo Piz Ela è molto caratteristico, niente TV in camera, mobili in legno e letti con piumino e testata che fa tanto casa dei nani di BiancaneveIl gruppo è ben assortito, credo che ci sarà da divertirsi. Nel pomeriggio prendiamo il trenino rosso che ci porterà a Preda per la prima discesa con la slitta. Arriviamo alla destinazione con clima piuttosto inospitale: c'è molto vento e la pista è piuttosto ghiacciata. Pazienza vorrà dire che impareremo prima a guidare il nostro mezzo.Si scende a coppia e c'è da ridere nonostante solamente dopo la metà del tragitto Omar ed io capiamo como governare la slitta. Dopo qualche capriola e sbandamento riusciamo a proseguire per la pista, arrivando ultimi ma ancora tutti interi e ancora con il sorriso sulle labbra.Dopo la slittata ci si ferma in paese per la merenda- aperitivo allo Sporthotel, primo albergo uscendo dalle piste, le sue sale sono tutte affrescate con persone ai tavoli che mangia già della Fonduta con abbondante vino alle ore 17!! Noi prendiamo del latte con Ovomaltina, birra e anche un mojito.Si rientra qunidi nel nostro albergo  passando per un'altra strada del paese sempre contorniata dalle case grandi con muri spessi e piccole finestrelle, c'è anche un chioschetto bio con tanto di panini e punch self service. La cena è prevista per le 20 quindi andiamo in camera per riposarci in previsione della prossima slittata.La cena comprende un'insalata verde con uova e crostini, una zuppa con uova e carne e riso conditi con funghi. Il menù non è dei nostri preferiti ma per lo meno trascorriamo 2 ore in simpatia fino a quando gli argomenti non degenerano.Purtroppo si fa tardi qundi niente slittata nottura, Omar ed io andiamo a fare quattro passi nel paese ovattato dalla neve e scolpito nel ghiaccio, il giro è abbastanza breve anche a causa del freddo ritorniamo in albergo a dormire.