Appunti disordinati

3 gennaio 2010 gita a St. Moritz


Questa mattina la sveglia squilla alle 8.30 e dopo una bella dormita sotto il caldo piumone finalmente si và a fare la colazione che mi soddisfa pienamente e sono così pronta per affrontare il rigore mattutino del paese non ancora baciato dal sole.Il tempo è splendido e speriamo grazie al cielo terso in un aumento, anche lieve, delle temperature esterne. Prima di partire per la gita a St. Moritz andiamo ancora in paese a fotografare i particolari delle case. Molto caratteristici i disegni quasi sempre geometrici intorno alle finestre,i portoncini d'entrata in legno con ancora addobbi natalizi e luci intorno. Anche le case più vecchie e apparentemente non abitate sono accuratamente ristrutturate sempre seguendo lo stile tipico dell'Engadina. Pochi i negozi e qualche piccolo supermerato con prodotti tipici. Alle 11.15 (puntuale, OVVIAMENTE
) c'è il Bernina Express che parte e in circa tre quarti d'ora raggiungeremo la nostra meta "mondana". Durante il viaggio si scorgono paesaggi fiabeschi aldilà del finestrino con tanta neve, poche persone a cavallo della loro slitta o con gli sci ai piedi. I paesini che precedono St. Moritz sono tutti molto simili tra loro con case leggermente più moderne man mano che ci avviciniamo alla cittadina. La neve è sempre presente anche grazie al fatto che siamo a 1700 mt s.l.m. Molto suggestivo è il paesaggio con torrenti fumanti, laghetti e fiumi gelati, percorribili a piedi. I camminamenti per i pedoni sono ben delineati ai lati delle piste da fondo, ritagliati in mezzo alla neve. Qui bambini e adulti passeggiano non curanti delle temperature di gran lunga sotto lo zero!Arriviamo a St. Moritz e percorriamo la strada per arrivare al centro dove troviamo i marciapiedi puliti malamente con ancora strati di ghiaccio molto pericolosi, negozi di tutte le marche più altolocate con pochi prezzi esposti. Dopo qualche tentennamento in gruppo decidiamo di entrare in un ristorante molto tipico all'interno ma gestito da italiani con troppo personale e poca qualità nel menù.Al termine del pranzo la compagnia si divide e parzialmente prendiamo il treno di rientro a Bergun delle 15 lasciando l'altra metà del gruppo per la loro strada, Barbara, Anna, Dario ed io rientriamo alla base quando ormai il sole è già calato dietro le montagne ma decidiamo comunque di andare a spasso per il paese a scattare qualche fotografia particolare.Poco prima di rientrare in albergo, per riprenderci dal freddo immagazzinato, con Anna si decide di prendere un Punch al bar ghiacciato di fronte a noi, quindi andiamo in camera a rilassarci prima di cenare, con menu migliore della sera precedente anche se 3 dei nostri commensali optano per una pizza preparata dal pizzaiolo del ristorante, ovviamente italiano.Finalmente riusciamo a partire con l'ultima corsa del treno per Preda e facciamo la famosa slittata notturna. Non si vede molto all'inizio ma le montagne innevate attorno a noi riflettono la luce chiara di una luna non del tutto piena ma piuttosto luminosa e i nostri occhi piano piano si abituano alla luce scarsa. Che emozione sfrecciare nel bosco abbracciata ad Omar cercando di controllare la discesa con i piedi e dopo mille tentativi rotolare nella neve morbida!Gli altri ragazzi vanno più voloce di noi ma io riesco anche ad alzare lo sguardo per vedere le stelle che brillano come lanterne, mentre raggiungiamo il paese tutto immerso in questa atmosfera ovattata dal fumo delle stufe.