DIFESA AMBIENTE

TERREMOTO IN ABRUZZO è EMERGENZA: lo sciame sismico che sta scuotendo L'Aquila e dintorni


A due giorni dalla scossa principale della sequenza, la Rete Sismica Nazionale ha localizzato alcune centinaia di repliche. Le più forti sono avvenute alle 01:15, alle 11:26 e alle 19:47 del 7 aprile 2009, con magnitudo Richter pari a 4.8, 4.7 e 5.3, rispettivamente.
La distribuzione in pianta delle repliche evidenzia molto bene l'area interessata dalla sequenza sismica, che si estende per circa 20 km in direzione NordOvest-SudEst, parallelamente all'asse della catena appenninica. La replica più forte, registrata alle 19:47 del 7 aprile, ha interessato il settore più meridionale dell'area, in prossimità dei centri di San Martino d'Ocre, Fossa, San Felice d'Ocre, dove erano state localizzate piccole scosse nella giornata del 7 aprile.La direzione dell'allineamento è consistente con la direzione delle principali faglie note nella zona. Anche i meccanismi focali delle scosse principali indicano che le faglie attivate sono di tipo estensionale con direzione NordOvest-SudEst e asse di estensione NordEst-SudOvest.I terremoti della sequenza sono avvenuti tutti nella crosta superiore, entro 10-12 km. Soltanto gli eventi più recenti, compreso quello di ML=5.3, sono leggermente più profondi, intorno ai 15 km.La faglia responsabile della scossa principale si estende per circa 15 km lungo la catena appenninica e presenta una immersione da NordEst verso SudOvest. La città dell'Aquila risulta quindi ubicata direttamente sopra la faglia.dai dati rilevati dall'INGV