Contro i pedofili

Compravano bimbi dagli orfanotrofi per metterli su Internet


Novantanove euro al mese per ricevere video e immagini di bambini. Operazione della polizia postale del Veneto, tre veronesi indagatiVENEZIA - Pedofili in rete arrestati dalla polizia postale di Venezia. Bimbi di due anni comprati negli orfanotrofi o dai genitori nell'Europa dell'Est, che vengono ripresi e fotografati per conto di società offshore che gestiscono gli abbonamenti ai siti online: 99 euro al mese per ricevere video e immagini di bambini e bambine costretti a rapporti sessuali. Un impiegato di una ditta di commercio di Rimini, allenatore di una squadra di calcio giovanile e un divorziato di Napoli che gestiva un negozio in città. Sono i due arrestati (video) con cui si è conclusa l'indagine Laguna diretta dal comandante Ciro Pellone, dirigente della Postale del Veneto e dal commissario capo Giuseppe Giliberti. Entrambi, sia l'allenatore che il negoziante, avevano in casa un archivio di materiale pedopornografico. Nella rete di iscritti ai siti che inviavano file su abbonamento sono finiti anche tre veneti, del veronese, che fanno parte dei 37 indagati dell'indagine. I tre veneti sono un professionista sposato che vive con i genitori, un musicista classico e un pensionato di 80 anni. Dalle loro connessioni Internet sono passate le immagini di pedofilia e ora si dovrà accertare chi sia stato in quei momenti al computer a scaricare i file. Un'operazione che ha coinvolto 150 agenti nella giornata di giovedì, in dodici regioni d'Italia. E che ha condotto i poliziotti, infiltratisi nella rete come finti pedofili, ad arrivare fino alle società che gestiscono i siti online. Non è stata cosa facile visto che nel web i gestori del siti pedopornografici cambiano continuamente dominio, lasciandolo aperto solo per poche settimane. Una delle maggiori operazioni internazionali negli anni scorsi ha indicato Londra come la sede di molte società che comprano i filmati (o li fanno produrre) a Est. E la maggior parte delle connessioni con le richieste di download arrivavano oltre che dall'Europa, dagli Stati Uniti. Non a caso il pagamento nei siti - anche nell'operazione Laguna della Postale di Venezia - era richiesto in dollari ai potenziali pedofili.