Contro i pedofili

COS'E' LO STALKING


di VIVIANE MELL ******************************************Cominciamo dalla stessa definizione del reato: compie reato “chiunque molesta o minaccia taluno/a con atti idonei a cagionare grave stato di ansia o di paura e ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto.La stessa definizione “molestare” appare del tutto evanescente. Il problema è che, per come è definito, il reato di stalking rischia di colpire anche condotte che forse sono socialmente riprovevoli, che testimoniano di una grave maleducazione, e che tutti noi vorremmo non dover subire, ma che forse appare eccessivo sanzionare con il carcere. Del resto a ben vedere i casi di stalking effettivamente meritevoli di sanzione penale rientrano già oggi in altre fattispecie del codice penale – la molestia (art. 660 c.p.), la minaccia (art. 612 c.p.) e la violenza privata (art. 610 c.p.) definite in modo assai più coerente e rigoroso. Perplessità suscitano anche le scelte sull’entità delle sanzioni previste per il reato di stalking - sino a quattro anni di reclusione che possono significativamente salire nel caso di circostanze aggravanti , che sono sproporzionate rispetto alle sanzioni oggi previste per i reati analoghi o per reati che presentano una gravità intrinsecamente maggiore (percosse, lesioni personali volontarie, abbandono di minori, omissione di soccorso, …).Il 25% in più di richieste d'aiuto, 5200 denunce, mille arresti: è il bilancio della repressione dello stalking, a un anno dalla approvazione della legge che ne istituisce il reato. Lo ha tracciato il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, a un anno dalla legge che istituisce il reato di stalking. Il ministro ha aggiunto che il 20-25% delle segnalazioni viene da uomini. Carfagna ha anche sottolineato che circa il 20-25% di segnalazioni e denunce è giunto da uomini ma «i numeri purtroppo dicono che sono le donne ad essere esposte a comportamenti di questo tipo» e che spesso sono la premessa per violenze più gravi, fino ad arrivare all'omicidio. Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa”, pedinamenti o appostamenti e perfino l’invio di fiori o regali, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy, giungendo perfino a spaventare chi ne è destinatario suo malgrado. A diventare “molestatore assillante” o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro. 1. Una prima tipologia di molestatore insistente è stata definita “IL RISENTITO” . Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito ed è quindi alimentato dalla ricerca di vendetta. 2. “IL BISOGNOSO DI AFFETTO” , una tipologia che è motivata dalla ricerca di una relazione e di attenzioni che possono riguardare l’amicizia o l’amore. L’ idea di un rifiuto, vissuto come un’intollerabile attacco all’Io, viene respinta con grande energia e strutturando un’alta difesa basata sull’ allontanamento della percezione reale dell’altro, delle sue reazioni e della relazione reale che viene sostituita da quella immaginaria. 3. “IL CORTEGGIATORE INCOMPETENTE” , che tiene un comportamento alimentato dalla sua scarsa o inesistente competenza relazionale che si traduce in comportamenti opprimenti, espliciti e, quando non riesce a raggiungere i risultati sperati, anche aggressivi e villani. 4. “IL RESPINTO” , un persecutore che diventa tale in reazione ad un rifiuto. È in genere un ex che vuole ristabilire la relazione oppure a vendicarsi per l’ abbandono. Spesso oscilla tra i due desideri, manifestando comportamenti estremamente duraturi nel tempo. (Questo tipo di stalking, porta anche all'omicidio). 5. Infine, è stata descritta una categoria di stalker definita “il PREDATORE” ed è costituita da un molestatore che ambisce ad avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata. La paura, infatti, eccita questo tipo di stalker che prova un senso di potere nell’organizzare l’ assalto. Questo genere di stalking può colpire anche bambini e può essere agito anche da persone con disturbi nella sfera sessuale, quali pedofili o feticisti. (QUESTI ULTIMI DUE, A MIO MODESTO PARERE...SONO I PIU' PERICOLOSI). COMUNQUE SIA, TUTTE QUESTE FORME DI STALKING, PORTANO LA VITTIMA A STATI D'ANSIA MOLTO GRAVI E ALLA DISPERAZIONE PIU' NERA.