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LA PIAGA DEL MOBBING


di DAVIDE JULY ( Diohorus) lo trovate anche su Mario Scotti Channel Web sezione Cane Nerohttp://www.webalice.it/mscotti/CANE_NERO.htmlE’ un termine coniato agli inizi degli anni settanta dall'etologo Konrad Lorenz, chein ornitologia,  indica anche il comportamento di gruppi di uccelli di piccola taglia nell'atto di respingere un rapace loro predatore. Nell’essere umano viene utilizzato per descrivere un particolare comportamento aggressivo tra individui della stessa specie con l'obbiettivo di escludere un membro dello stesso gruppo. Mobbing è un gerundio sostantivato inglese derivato da "mob" dall'espressione latina "mobile vulgus", che significa "gentaglia , cioè "una folla grande e disordinata", soprattutto "dedita al vandalismo e alle sommosse".In Italia indica un insieme di comportamenti violenti come abusi psicologici, angherie, vessazioni, emarginazione, umiliazioni, maldicenze,  etc. perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso. I singoli atteggiamenti molesti non raggiungono necessariamente la soglia del reato né debbono essere di per sé illegittimi, ma nell'insieme producono danneggiamenti pluri offensivi anche gravi con conseguenze sul patrimonio della vittima, la sua salute, la sua esistenza.Più in generale, il termine indica i comportamenti violenti che un gruppo (sociale, familiare, animale) rivolge ad un suo membro.Questa pratica (Mobbing) se condotta da un superiore di lavoro quale il responsabile o il direttore aziendale, ha come unico fine di indurre la vittima ad abbandonare da sé il lavoro, senza dover ricorrere al licenziamento, in modo da non dover incorrere in denuncie e dover pagare soldi in più del dovuto, nel caso la “vittima” abbia ad esempio fatto denuncia ai superiori o all'esterno di irregolarità sul posto di lavoro, o per il rifiuto della vittima a proposte o richieste immorali del tipo sessuali, di eseguire operazioni contrarie a divieti deontologici o etici, etc… Per parlare di mobbing, la persecuzione deve durare più di 6 mesi e deve causare l’allontanamento per malattia del lavoratore, causandogli una serie di ripercussioni psico-fisiche che spesso sfociano in specifiche malattie (disturbo da disadattamento lavorativo, disturbo post-traumatico da stress) ad andamento cronico.Si distingue fra mobbing gerarchico, quando gli abusi sono commessi da superiori gerarchici della vittima e in mobbing ambientale, quando sono i colleghi della vittima ad isolarla, a privarla apertamente della ordinaria collaborazione, dell'usuale dialogo e del rispetto.Il  mobbing verticale è  quando viene condotta da un superiore per costringere un dipendente in particolare a dare le dimissioni, perché antipatico, poco competente o poco produttivo; in questo caso, si può estendere anche ai colleghi, che non prendono le difese della vittima, per non inimicarsi il capo, nella speranza di fare carriera.Il mobbing orizzontale è quello fato da dei colleghi verso un lavoratore non idoneo a quel lavoro specifico per motivi d'incompatibilità caratteriale, come ad esempio i diversi interessi sportivi, per motivi etnici o religiosi oppure perché diversamente abile; generalmente la causa scatenante del mobbing orizzontale sono lo stress dell'ambiente e delle attività lavorative: la vittima viene dunque utilizzata come "capro espiatorio" su cui far ricadere la colpa della disorganizzazione, delle inefficienze e dei fallimenti di tutto il gruppo.Il mobbing strategico si ha quando l'attività vessatoria e dequalificante tende ad espellere un dirigente, per far posto ad un altro lavoratore. Vi è anche il Bossing, che indica azioni compiute dall'amministrazione del personale e che una vera e propria strategia aziendale, volta alla riduzione o al ringiovanimento del personale, oppure alla semplice eliminazione di una persona indesiderata. Viene attuato con il preciso scopo di indurre il dipendente alle dimissioni. Può attuarsi in modalità differenti ma con lo scopo comune di creare un clima di tensione intollerabile.Pur se incredibile, il Mobbing ha sconfinato anche nello sport, per esempio il calcio, dove una società che vuole recidere un contratto con un giocatore, che a sua volta non intende farlo, non fa altro che metterlo in panchina, in tribuna, nel ruolo non consono alle sue caratteristiche, in cattiva luce con i compagni, ecc.ecc.Certo non poteva mancare il mobbing familiare più frequente è quello che coinvolge le famiglie separate e viene messo in pratica da parte del genitore affidatario nei confronti di quello non affidatario al fine di spezzare il legame genitoriale nei confronti dei figli. Secondo alcuni questo comportamento può provocare nei figli la PAS (Parental Alienation Syndrome), ovvero la Sindrome da Alienazione Genitoriale, sindrome il cui riconoscimento nei tribunali e da parte della comunità scientifica internazionale è oggetto di controversie e polemiche. Recenti studi (Osservatorio della Federazione Nazionale per la Bigenitorialità ) hanno evidenziato come questo particolare tipo di mobbing stia diventando sempre più frequente nelle relazioni coniugali contraddistinte da una intensa conflittualità.Il mobbing familiare o "mobbing genitoriale", si presenta attraverso una serie di strategie "persecutorie" riconducibile a quattro casi: 1-sabotaggi delle frequentazioni con il figlio, 2-emarginazione dai processi decisionali tipici dei genitori, 3-minacce, 4- denigrazione e delegittimazione familiare e sociale. Tutti comportamenti finalizzati ad escludere l'altro genitore dall'esercizio della propria genitorialità, o allo scopo di costringere quest'ultimo a lasciare la casa coniugale o ad acconsentire a una separazione consensuale, pur di chiudere rapporti fortemente conflittuali .Il mobbing, non è solo legato a professioni o ambiti lavorativi, ad esempio: studenti, amici, colleghi, gruppi o bande giovanili, circoli sportivi, associazioni amatoriali, società filantropiche ecc. Di solito lo scopo è quello di indurre un membro non gradito all’ autoallontanamento spontaneo dal gruppo o associazione, attraverso tutta una serie di pressioni e vessazioni di tipo morale o psicologico. Nella scuola molte volte viene scambiato, per il suo modo similare, al bullismo.La materia in questione interessa di norma più l’analisi psicologica che non quella giuridica, non essendoci una legge specifica, come per lo Stalking. Se si pensa di essere vittima di Mobbing , raccogli la documentazione delle vessazioni subite, poiché il mobbing rientra in reati perseguibili quali: abuso di potere, minacce, violenza privata, diffamazione, calunnia, lesioni personali, demansionamento, dequalificazioni, ecc…Occorre partire, quindi, dalla valutazione dei singoli episodi lamentati ma senza fermarsi ad essi, considerandoli sinergicamente, in modo da stabilire se si può quantomeno intravedere una strategia persecutoria a danno del lavoratore.L’art. 2087 c.c. ricopre, quindi, il ruolo di norma più adatta ad applicarsi alle fattispecie di mobbing, " posto che essa,  riparte l’onere della prova così che grava sul datore l’onere di provare di aver ottemperato all’obbligo di protezione dell’integrità psico-fisica del lavoratore, mentre grava su quest’ultimo il solo onere di provare la lesione dell’integrità psico-fisica ed il nesso di causalità tra tale evento dannoso e l’espletamento della prestazione lavorativa ".In Italia circa il 6 % della popolazione (approssimativamente un milione e mezzo di lavoratori) ne sarebbe vittima con conseguenti effetti negativi che ricadono sull'individuo colpito, sul suo nucleo familiare, sulle aziende per le quali il deterioramento delle dinamiche lavorative di gruppo comporta inevitabilmente un aumento dei costi aziendali e sulla collettività con il conseguente incremento dei costi sanitari e previdenziali. Ma ancora non esiste una legge specifica, quindi non ci sono vere e proprie denunce per mobbing di conseguenza è molto difficile poter fare delle statistiche ma solo delle approssimazioni.