Contro i pedofili

Uxoricidi, tentati matricidi ed infanticidi:famiglia italiana in grave crisi.


Negli ultimi 40 anni uccisi in casa 400 bambini 0-4 anni.La scia di sangue nelle famiglie non si ferma. I treepisodi accaduti nelle ultime ore in Liguria, Toscana eCampania dimostrano quanto in Italia la famiglia, oggi nonpiù isola felice, riesca a mietere più vittime dellamalavita. Un uomo ha strangolato il figlioletto di due anni durante un violento litigio con la moglie e poi ha tentato di togliersi la vita. Il fatto è accaduto in località Torre San Giovanni, in via Monte Pollino, sul litorale di Ugento.L'omicida ha 25 anni. Durante una violenta lite familiare, colto da un raptus, il giovane ha messo le mani intorno al collo del figlioletto, strangolandolo. Poi, resosi conto di ciò che aveva fatto, ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene. Gaetano De Carlo, l'uomo ricercato per l'omicidio dell'ex fidanzata Maria Montanaro stamani a Chieri, ha ucciso un'altra donna a Rivolta d'Adda, in Lombardia. Poi si è suicidato a Cassano D'Adda. Lo rendono noto i Carabinieri del comando provinciale di Torino. La figlia che a Bordighera ha tentato di far uccidere permotivi di eredità la madre, la donna che a Napoli hatentato di uccidere la sua bambina di due anni e mezzo concinque coltellate e l’uxoricidio in Toscana che ha vistoprotagonista un domenicano, danno il senso del fenomenosociale più grave che esiste in Italia: la violenza trafamiliari. Sta cambiando, quindi, la violenza: non avviene solo tra iconiugi ma si sta scatenando anche reciprocamente tragenitori e figli: è la seconda volta quest’anno che unfiglio assolda un killer per uccidere un genitore. In marzoa Reggio Emilia una figlia diciannovenne ingaggiò unextracomunitario, versandogli cinquemila euro, per faruccidere il padre. Non sempre, pertanto, alla base di tali delitti sussistonoproblemi di coppia e di separazione. La violenza èstrisciante ed è frutto di un malessere generale dellafamiglia italiana, sempre più alle prese con crisi diidentità e di tenuta. Pertanto i casi di Erika ed Omar e,prima, quello di Pietro Maso, pur nella loro efferatezza,non possono essere più considerati eccezionali. Negli ultimi quarant’anni nelle famiglie italiane sonostati assassinati circa 400 bambini di età inferiore ai 4anni (nel 90% dei casi ad opera delle madri). Ciòsignifica che il famoso delitto di Cogne, anch’esso, nonpuò essere considerato un fatto statisticamenteeccezionale. “Non sempre alla base di tali omicidi può ravvisarsi unosquilibrio mentale – dice il presidente nazionale AMI avv.Gian Ettore Gassani - quanto una incapacità di alcunigenitori di oggi e dei loro figli di impostare un dialogocostruttivo nel quadro di un mutuo rispetto. In praticagenitori e figli sovente vedono nell’altro un ostacolo oaddirittura un nemico da abbattere. Urge una nuova politicafinalizzata al recupero di valori minimi di cui la famigliasi deve riappropriare nonchè un potenziamento della retedei servizi sociali e dei centri antiviolenza affinchéquesti ultimi possano mediare sui disagi e sui conflittifamiliari e portare tempestivamente all’attenzionedell’Autorità Giudiziaria ogni segnale di squilibrio chepossa essere prodromico di gravi fatti di sangue. Oggi moltefamiglie italiane sono sole e hanno bisogno di sostegnopsicologico”.