DIRESIL

Al nuovo segretario aziendale area dirigenza CISL


Caro Luparello,Le questioni poste da alcuni colleghi ed a cui Lei ha tanto di dare una risposta, fanno emergere come le ultime vicende abbiano poco o nulla insegnato ai vari attori operanti sullo scenario dell’Amministrazione regionale. Emerge poi, immanente, l’inconciliabilità tra lo svolgimento di attività sindacale a favore di categorie ristrette, praticamente corporazioni, come la dirigenza regionale e i ragionamenti basati sui fatti e sul pubblico interesse dell’intera collettività siciliana.Infatti, la problematica dirigenza viene ancora una volta affrontata con argomentazioni stantie e insostenibili. Si continua per esempio a sostenere che le unità operative siano di natura dirigenziali, ma poi invece, si dice (lapsus freudiano?) che anche i vicedirigenti (bontà sua) o addirittura i funzionari dei profili evoluti (di cui la giunta, fra l’altro, ha giustamente previsto la soppressione) possano accedervi. Vorrei proprio vedere quali dirigenti dovrebbero fare i “manager”delle unità operative del Servizio museo regionale del carretto e naturalistico di Terrasini oppure del Servizio Casa-museo Uccello di Palazzolo Acreide. Si continua ancora a invertire l’ordine dei fattori (ma in questo caso il risultato cambia eccome!) e cioè siccome ci sono 1900 dirigenti da piazzare, allora dobbiamo fare tre UOB per servizio, mentre invece nel rispetto del buon andamento della P:A. e soprattutto dei contribuenti si dovrebbe dire, ci sono 500 uffici dirigenziali e quindi 500 sono i dirigenti che servono, gli altri sono in soprannumero punto e basta. Le competenze della regione sono è vero vastissime, ma resta il fatto che vi sia un dirigente ogni 5 impiegati e questo rapporto non ce l’ha forse neppure la pubblica amministrazione del Burundi. Ancora, si continuano ad invocare norme contrattuali di dubbia legittimità e sostenibilità anche economica mentre la legge viene elusa tranquillamente. Non si tiene, per esempio, in alcun conto quanto statuito dall’art. 6 della l.r. 10/2000 attualmente vigente che prevede i concorsi per l'accesso alla seconda fascia, e l’istituzione dell’area professionale. Certo, forse per i vecchi dirigenti tecnici è più comodo occuparsi di scartoffie e occupare postazioni di staff piuttosto che assumersi le responsabilità che le professioni per i quali sono abilitati comportano. Vabbè facciamo arricchire i professionisti esterni e vivaddio! Sul ricorso avverso le nomine dei dirigenti generali esterni poi, la dirigenza mostra tutta la sua sudditanza al potere politico e all’alta burocrazia. La sua nomina dott. Luparello al vertice dell’are dirigenza della CISL ci aveva fatto ben sperare, ma da quello che Lei ha scritto non possiamo che manifestare la nostra più profonda delusione…Saluti