DIRESIL

Pesatura incarichi dirigenziali. Un argomento che (apparentemente) non ci riguarda.


Quello delle cosiddette pesature degli incarichi dirigenziali  parrebbe un argomento apparentemente non riguardante la nostra categoria. Si tratta in sostanza del (effimero) tentativo di stabilire criteri oggettivi per compensare le posizioni dirigenziali (parte variabile e indennità di risultato).In realtà è un argomento che interessa eccome sia i funzionari direttivi sia, a cascata, tutti gli altri colleghi, in quanto, ancora una volta, si vuole perpetrare una ripartizione di risorse finanziarie ben più iniqua dell’attuale a scapito di tutto il personale non dirigenziale.Infatti, in violazione delle direttive governative di cui alla delibera n. 257/2004, il DDG n. 302291/2010 del Dipartimento Funzione pubblica, concertato insieme ai sindacati dell'area dirigenza, prevede la contrattualizzazione anche dei dirigenti preposti alle unità operative di base. Sull’illegittimità di tale attribuzione si è detto in altri interventi tuttavia, adesso si oltrepassa il segno.Intanto, il DPRSic. n. 12/2009 prevede una riduzione del 20% delle strutture intermedie entro il 2001 (art. 2, comma 4) e del 20% delle spese di parte corrente entro il 2013 (art. 2, comma5). Di conseguenza, non pare conciliabile un elevato numero di UOB con i costi previsti per gli incarichi dirigenziali, mentre la circostanza che il numero di UOB possa proporlo il sindacato e determinarlo ogni singolo DG (art. 11 l.r. n. 20/2003) conferma ancor di più la natura non dirigenziale di tali uffici, in quanto i primi sono riservati alla legge ai sensi art. 97 Cost.Rilevante risulterà il costo (e quindi il danno erariale) nel caso di contrattualizzazione di dirigenti UOB. Infatti, da un facile calcolo utilizzando le cifre inserite nella tabella allegata al DDG del Dipartimento Funzione pubblica, si evince che la spesa per indennità di posizione e di risultato (?) dei dirigenti UOB illegittimamente contrattualizzati potrebbe ammontare a ben 17.000.000 di euro l’anno (sì, proprio 17 milioni!)!Nel merito, poi, è innegabile che le proposte che si accinge ad approvare il DG del Dipartimento Funzione pubblica vadano nel senso diametralmente opposto a quello dell'efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa (per non parlare dell'economicità). Non vi è traccia, invero, in tali criteri di pesatura di alcun discernimento sulla natura e complessità dei procedimenti amministrativi oppure, paradossalmente, si premiano quelle posizioni in cui vi è un maggior numero di personale e di strutture di base quindi, si presume, maggiormente facilitate a svolgere le proprie funzioni. Questo è il massimo che sanno proporre le varie sigle sindacali della dirigenza? Purtroppo ciò è indicativo di un impietoso fatalismo che aleggia sulla dirigenza regionale ormai da troppi anni avvezza a ricevere dal cielo la propria manna...Forse basterebbe fare benchmarking sui criteri utilizzati dalle grandi aziende private per assegnare i compensi ai propri dirigenti.Non sono forse stati i grandi Soloni della dirigenza a volere la legge regionale 10/2000? Bene, allora che la privatizzazione si applichi integralmente con gli onori, ma anche con gli ONERI! Considerati i rilevanti profili di potenziale illegittimità e di danno erariale, l'intervento della magistratura contabile e quella amministrativa è certo!