DIRESIL

Rinnovo del contratto: cui prodest?


Tutte le sigle sindacali invocano in questi giorni l’avvio dei tavoli con il Governo per il rinnovo dei contratti scaduti.Occorre tuttavia chiedersi in quali termini si vuole tale rinnovo e sopratutto a chi conviene?Oggi, gli unici tavoli aperti sono infatti quelli di concertazione per la “pesatura” e l’attribuzione degli incarichi dirigenziali dove, proditoriamente, vengono prese in considerazione anche le UOB che, come ampiamente dimostrato in questo blog,  non sono postazioni dirigenziali.Gli unici a cui il rinnovo conviene (eccome) sono i dirigenti! Infatti, il loro CCRL è stato sempre applicato fino alla più minuta virgola, consentendo fra l'altro la distribuzione di indennità di posizione e di risultato superiori ogni anno a tutto il FAMP del restante personale (vedi tabella costi della dirigenza), anche con l'applicazione di clausole nettamente elusive di quanto deciso dal Governo regionale con la delibera n. 257/2004. Tra le tante, rammentiamo l’art. 42 oppure l’immotivata trasformazione (non prevista da alcuna norma) dell’indennità di posizione parte fissa (€ 7.747) in voce stipendiale pensionabile (non dimentichiamo che SOLO per loro è pensionabile TUTTO il salario accessorio)! Eppure quel contratto, tranne alcune eccezioni, l’hanno firmato gli stessi sindacati che rappresentano i non dirigenti e che oggi si lamentano! E' come se la FIOM (metalmeccanici della CGIL) rappresentasse sia gli operai sia i dirigenti della stessa fabbrica!!!Il CCRL dei non dirigenti, per contro, è stato da sempre applicato a metà. Si pensi alle posizioni organizzative o ai profili professionali; il contratto della dirigenza, ancora, si ingerisce nell’organizzazione degli uffici, in contrasto con l’art. 40 del D.lgs. 165/2001, mentre il contratto dei non dirigenti non l’ha mai fatto. Per non parlare del sistema del salario accessorio del quale mentre il contratto dirigenza determina già gli importi in cifre assolute (art. 64) e poi batte cassa al governo che puntualmente molla, esattamente il contrario accade per il FAMP, dim cui è il governo a determinarne l'ammontare, e che poi il personale si arrangi!Allora, domandiamoci se non sia il caso di chiedere a gran voce ai "nostri" rappresentanti sindacali NON di invocare il rinnovo dei contratti bensì di chiederne la loro RISOLUZIONE! Riteniamo infatti che vada scritto ex novo un patto tra tutti: dirigenti, non dirigenti, governo, sindacati, tenendo fermi alcuni punti e principi: in primo luogo, oltre alla disciplina economica della vicedirigenza, la dignità dei funzionari de il riconoscimento del loro ruolo di direttivi con l’attribuzione delle connesse funzioni per il bene della P.A. siciliana! Noi abbiamo le nostre idee, ma occorre la collaborazione di tutti!Fate pervenire, pertanto, commenti e suggerimenti a questo blog anche tramite e-mail; tra un po’ di tempo (diciamo due settimane), potremo stilare un sintetico documento che sintetizzi le idee di tutti da indirizzare ai sindacati e al governo.    diresil@libero.it