Da un breve trafiletto su 109 (un settimanale di Messina) del 28 maggio apprendiamo che tre colleghi funzionari direttivi sono stati inquadrati come dirigenti rispettivamente presso gli uffici di gabinetto dell’Assessorato attività produttive, dell’Assessorato dell’energia e dell’Assessorato della famiglia. I colleghi hanno chiesto l’aspettativa al proprio datore di lavoro (la Regione Siciliana) per essere assunti dal nuovo datore di lavoro (la Regione Siciliana!?) come dirigenti. In pratica sono stati promossi senza concorso…Ora, riportiamo la notizia in quanto la filosofia di questo blog è quella di segnalare anche tutto ciò che riteniamo ingiusto, senza distinzione di categoria e senza alcuno spirito corporativo o di faziosità (come invece usa qualcun altro e da qualche altra parte sul web). Per carità, è vero che la legge statale (esattamente l’art. 19, comma 6 del Decr. leg.vo n. 165/2001) consente tale possibilità, ma occorrerebbe chiarire alcuni aspetti:1) Gli incarichi dirigenziali ad esterni secondo la suddetta norma "...sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi compresequelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l'accesso alla dirigenza, o che provengano dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato."…tuttavia, come sempre in questi casi, di quanto prevede la legge i decreti di inquadramento fanno la solita parafrasi, non entrando nel merito dei requisiti…2) Se il Decreto legislativo n. 165, quando a lorsignori conviene (ancora una volta), si applica, come mai nel caso dell’art. 17-bis (vicedirigenza) non sono bastate due sentenze del CGA, per non parlare di tutte le altre norme disattese?3) Come mai nessun dirigente di ruolo ha sollevato la questione, forse per non dispiacere ai potenti di turno?4) Non esistendo una dotazione organica della dirigenza, come si calcola la percentuale di dirigenti non generali esterni che è possibile assumere?5) Si legge che uno dei tre funzionari promossi è pure commissario straordinario di un ente regionale; ci chiediamo allora se i relativi compensi siano stati corrisposti direttamente all’amministrazione regionale come impone l’art. 10, comma 4 ultimo alinea della legge regionale n. 10/2000.
Funzionari promossi dirigenti!?
Da un breve trafiletto su 109 (un settimanale di Messina) del 28 maggio apprendiamo che tre colleghi funzionari direttivi sono stati inquadrati come dirigenti rispettivamente presso gli uffici di gabinetto dell’Assessorato attività produttive, dell’Assessorato dell’energia e dell’Assessorato della famiglia. I colleghi hanno chiesto l’aspettativa al proprio datore di lavoro (la Regione Siciliana) per essere assunti dal nuovo datore di lavoro (la Regione Siciliana!?) come dirigenti. In pratica sono stati promossi senza concorso…Ora, riportiamo la notizia in quanto la filosofia di questo blog è quella di segnalare anche tutto ciò che riteniamo ingiusto, senza distinzione di categoria e senza alcuno spirito corporativo o di faziosità (come invece usa qualcun altro e da qualche altra parte sul web). Per carità, è vero che la legge statale (esattamente l’art. 19, comma 6 del Decr. leg.vo n. 165/2001) consente tale possibilità, ma occorrerebbe chiarire alcuni aspetti:1) Gli incarichi dirigenziali ad esterni secondo la suddetta norma "...sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi compresequelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l'accesso alla dirigenza, o che provengano dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato."…tuttavia, come sempre in questi casi, di quanto prevede la legge i decreti di inquadramento fanno la solita parafrasi, non entrando nel merito dei requisiti…2) Se il Decreto legislativo n. 165, quando a lorsignori conviene (ancora una volta), si applica, come mai nel caso dell’art. 17-bis (vicedirigenza) non sono bastate due sentenze del CGA, per non parlare di tutte le altre norme disattese?3) Come mai nessun dirigente di ruolo ha sollevato la questione, forse per non dispiacere ai potenti di turno?4) Non esistendo una dotazione organica della dirigenza, come si calcola la percentuale di dirigenti non generali esterni che è possibile assumere?5) Si legge che uno dei tre funzionari promossi è pure commissario straordinario di un ente regionale; ci chiediamo allora se i relativi compensi siano stati corrisposti direttamente all’amministrazione regionale come impone l’art. 10, comma 4 ultimo alinea della legge regionale n. 10/2000.