DIRESIL

Come sono stati attribuiti gli incarichi dirigenziali?


Pubblichiamo un interessante ma anche brillante post tratto dal forum degli Inkazzati."Credo invece che tutto stia procedendo secondo la logica della sopravvivenza, fondamentale in natura.Per primi, sono stati contrattualizzati i dirigenti più capaci (non tantissimi, in verità), assegnando loro gli incarichi più pesanti e che giustificano l'esistenza stessa dei dipartimenti.Contemporaneamente, si è proceduto ad individuare quelle strutture "evanescenti" da affidare a quei dirigenti raccomandati e che non si potevano mandar via.Dopo si è proceduto alla conta dei dirigenti "mezze calzette" da sistemare nelle strutture di minor importanza ma che comunque dovevano essere realizzate.Adesso, che i "giochi" sono quasi conclusi, rimangono ancora a spasso quei dirigenti, veramente scarsi, che nessun dirigente generale ha voluto.La domanda è: ma perchè si devono contrattualizzare ad ogni costo?Per essere rimasti "a piedi", è perchè negli anni hanno dimostrato incompetenza ed inettitudine.Perchè non li si lascia, per un anno almeno, a casa con un "assegno alimentare" pari al 25% del loro ultimo trattamento economico?L'amministrazione ne ricaverà 2 immediati vantaggi: ridurrà le spese per il personale dirigente e, soprattutto, eviterà le conseguenze legali delle scemenze che solitamente costoro compiono.Tra 1 o 2 anni, previo accertamento del possesso della necessaria professionalità (cioè devono mettersi a studiare...), potranno rientrare nei ranghi regionali.Semplice, no?"Condividiamo in pieno, tranne che sul mandare a casa, visto che secondo  noi il lavoro va sempre tutelato, dirigenziale o meno. Noi proponiamo, invece, in primis la non contrattualizzazione dei dirigenti preposti alle UOB come previsto dalla Delibera di Giunta n. 257/2004, poi il concorso per seconda fascia cui possano partecipare anche i funzionari in possesso dei requisiti di legge e, infine, l'istituzione dell'area professionale della dirigenza come d'altronde previsti l'uno e l'altra dalla legge regionale n. 10/2000, tuttora disapplicata.