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I nervi scoperti (Il decalogo di Luparello) Tratto dal forum dei Cobas


Tratto dal Forum dei Cobas:"Luparello (sindacalista dei dirigenti CISL) sale in cattedra e sorvola, com'è sua abitudine, su alcune questioni piuttosto importanti di cui si riporta un decalogo:1) c'è modo e modo di fare sindacato, si può farlo da responsabile o irresponsabile. Strano è che la CISL a livello nazionale (nel settore privato) dimostri una certa presa di coscienza mentre nel p.i. regionale (ma solo per la dirigenza) rivendichi rinnovi contrattuali che non stanno né in cielo né in terra, alla luce della disastrosa situazione economica che non solo i politici ma anche certa dirigenza regionale (evidentemente) ha contribuito a provocare;2) di venalità Luparello ha più volte accusato i funzionari direttivi che, semplicemente, rivendicano l'applicazione di ben due sentenze del CGA sulla vicedirigenza, senza aver mai parlato, invero, di soldi (!) invece è proprio lui che ormai sempre più spesso scrive di denaro, di soldi persi, come se la parte variabile fosse un diritto acquisito e non sia invece legata ad obiettivi, fra l’altro spesso risibili;3) evocare la “disperazione” delle famiglie dei dirigenti regionali che, poverine, “perdono” 3 milioni di euro al mese è davvero una ridicolaggine di cui ridono (ma ci sarebbe da piangere per la verità) praticamente tutto il popolo del web che segue le vicende del personale regionale. Cosa c’entra la beneficenza? E poi non è beneficenza creare unità operative ma anche aree e servizi assolutamente inutili per l’interesse pubblico ma buone solo per assicurare laute prebende a dirigenti;4) Luparello dimentica che la categoria dei funzionari e degli istruttori ha sempre portato avanti l’azione amministrativa, a maggior ragione nell’attuale fase transitoria (che pare non avere mai fine), dove interi uffici sono stati abbandonati di precedenti dirigenti che, o hanno cambiato incarico oppure, con la scusa del mancato contratto, si rifiutano di firmare o adottare gli atti di lo spettanza (ma scusate lo stipendio e la parte fissa del salario accessorio a cosa servono?);5) Luparello, fautore della legalità, sempre ma proprio sempre svicola sull’espletamento dei concorsi per la seconda fascia dirigenziale, previsti dallo stesso art. 6 della legge regionale 10/2000 ed evocati pure dal dott. Tozzo e dal dott. Amato nella ormai arcinota delibera di giunta n. 212 del 27/6/2010;6) Luparello si offende se gli si grida: “Vergogna!” (che non è offesa, sent. cass. 25698/1997), ma interiezione che si merita tutta, dato che il gap retributivo tra dirigenza e non dirigenza andrebbe ridotto e che tutti dovrebbero fare sacrifici alla luce del baratro in cui milioni di famiglie siciliane (non certo quelle dei dirigenti regionali però) sono precipitate;7) sugli incarichi dirigenziali, Luparello e i suoi colleghi sindacalisti piangano sé stessi, in quanto invece di pensare alle pesature degli uffici ed ai soldi correlati (ecco emerge ancora una volta la venalità), avrebbero dovuto, ai tavoli di concertazione, puntare sulle garanzie, sui tempi certi, sulla trasparenza, su criteri comuni ai dipartimenti su elementi di pubblicità obbligatori;8) Luparello se non marginalmente dà spazio ai colleghi dirigenti (qualcuno ce n’è) che, diversamente da lui, capiscono la triste e incancrenita situazione della dirigenza regionale, si vergognano della loro posizione e vorrebbero migliorare le cose anche con la modifica di certi istituti contrattuali balordi e anche con l’espletamento del concorso per seconda fascia;9) Luparello sottovaluta Pigmeo800 (come lui stesso ha ribattezzato Apache2000, con una venatura di razzismo: Pigmei < Apaches) e le migliaia di colleghi funzionari perché evidentemente non ha finora avuto validi interlocutori ed ha sempre potuto pontificare;10) Luparello accusa velatamente di codardia Pigmeo800, ma sa benissimo che chi dice la verità (soprattutto non dirigente e senza padrini politici e sindacali) rischia grosso, e dimentica comunque che una mano era stata tesa dai funzionari direttivi laureati per trovare soluzioni comuni che lui, nella sua furia di dirigente-sindacalista militante (ma lo sarebbe anche contro interlocutorie come Marchionne?), ha sprezzatamene rifiutato.In conclusione, Luparello interrogando la sua coscienza, sa benissimo che tutto quello sopra riportato è vero e documentabile. Allora, ben venga la censura, vero segno di vigliaccheria."