DIRESIL

Vicedirigenza. Il C.G.A. ci dà nuovamente ragione. Adesso niente più scuse per l'Amministrazione!


Con le sentenza n. 958 del 28/6/2010 e n. 1413 del  23/11/2010, il Consiglio di Giustizia amministrativa ha deciso i ricorsi per l’ottemperanza al giudicato formatosi sulla decisione del C.G.A. stesso n. 488 del 25/5/2009, nonché per l’annullamento della condizione sospensiva apposta dal Governo regionale all’atto di indirizzo approvato con deliberazione n. 212 del 27 giugno 2009.Ricordiamo infatti che la Giunta regionale con la delibera sopra citata aveva sostanzialmente rinviato sine die l’istituzione della separata area della vicedirigenza, subordinandola all'esaurimento della terza fascia dirigenziale. Si era trattato di un palese abuso perpetrato dagli estensori di quella delibera a cui ora, definitivamente, il C.G.A. ha posto rimedio. Il supremo consesso amministrativo siciliano, infatti, annulla la “condizione sospensiva” apposta dalla Giunta nella delibera n. 212/2009 concernente l’esaurimento della terza fascia dirigenziale e mantiene gli altri “paletti “ (Laurea V.O. o Magistrale N.O. e almeno cinque anni di anzianità in D3 D4 e D5); assegna alla Regione, per l’adempimento, il termine di un anno, decorrente dalla notificazione o, se antecedente, dalla comunicazione della decisione; per il caso di perdurante inottemperanza, incarica dell’adozione di tutti i provvedimenti necessari, da emanarsi in via sostitutiva, il Commissario ad acta già nominato dalla suddetta decisione n. 488/2009, ossia l’Assessore regionale al personale o un suo delegato, sulla base della richiesta formulata direttamente dagli appellanti; in caso di diversa denominazione, il Commissario ad acta è comunque da individuarsi nell’Assessore che, alla scadenza del termine sopra indicato, risulterà competente per materia.Sentenza n. 958 del 28/6/2010 Sentenza n. 1413 del  23/11/2010Articolo dell'8/12/2010 sul Quotidiano di Sicilia