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Camera di Commercio di Palermo: un esempio da seguire!


Ai tavoli di contrattazione, che in questi giorni si stanno svolgendo presso la Camera di Commercio di Palermo e finalizzati alla riorganizzazione degli uffici, il Segretario generale dell'Ente (omologo dei dirigenti generali) ha formulato una proposta ottima e che va accolta senz'altro, in quanto potrebbe costituire un precedente utilissimo.Ci riferiamo all'idea del S.G. di attribuire le unità operative presenti alla Camera di Commercio (11 + 2 in fase di costituzione) ai funzionari direttivi. Attualmente, infatti, i dirigenti dipendenti dell'ente sono tre e potrebbero benissimo rivestire il ruolo che la legge n.10/2000 attribuisce alla dirigenza e cioè quella di capo servizio.Ovviamente, la proposta è stata osteggiata da alcuni sindacati dell'area della dirigenza (in particolare la Cisl col solito Luparello) che ha avuto il coraggio di proporre l'utilizzo di dirigenti dell'amministrazione regionale o addirittura UN CONCORSO PER ASSUMERE NUOVI DIRIGENTI!Evidentemente, il suddetto sindacalista è reduce da Zelig, vista la battuta così spassosa!Ben venga invece la proposta del Segretario generale che sortirebbe un TRIPLICE scopo:1) Riconoscimento delle professionalità dei funzionari direttivi (in particolare laureati) con l'attribuzione di un incarico che la legge e il contratto prevedono;2) Un notevole risparmio per la Camera di Commercio che versa in condizioni finanziarie non certo rosee, soprattutto proprio per il costo del personale e delle pensioni integrative erogate;3) costituirebbe un segnale forte verso tutti coloro i quali (certa burocrazia regionale, sindacalisti dell'area dirigenza) hanno sempre tentato di impedire lo sviluppo di carriera dei funzionari direttivi laureati privilegiando i dirigenti, anche a scapito del buon andamento della P.A.I sindacalisti dell'area dirigenza che hanno partecipato alla trattativa inoltre mentono quando affermano che i funzionari, assumendosi ulteriori responsabilità, non avrebbero il corrispondente ristoro economico (ma quanto sono buoni, quanto si preoccupano!). Infatti, basta attivare l'istituto delle posizioni organizzative in attesa che venga avviata l'area separata della vicedirigenza (cui ormai l'amministrazione regionale e gli enti non possono più sfuggire alla luce delle recenti sentenze del C.G.A.) per prevedere uno stanziamento finanziario ad hoc.