IL DISCOLO

Post


SATIRA E CLERO"Scherza coi fanti ma lascia stare i santi". Lo dice sempre la mia nonna, attivista cattolica dai tempi di Don Sturzo.Nel caso delle vignette contro il caro Maometto, eravamo tutti d'accordo sulla libertà d'espressione degli autori. Eravamo pure tutti li a condannare con fermezza le sproporzionate reazioni di alcuni fondamentalisti. Eravamo tutti d'accordo anche nel dire che la "scelta" di vergare contro il Profeta era stata un po' fuori luogo e che la satira, di qualsiasi colore o credo, dovrebbe comunque avere la maturità di non urtare certe coscienze. Nel caso Vaticano invece la musica cambia. Ci si scaglia contro il Papa gridando allo scandalo, si invocano principi libertari e si chiede di far tacere il Vaticano e i suoi giornali. Per quel che mi riguarda ribadisco il diritto d'espressione, pur ammettendo che valgono i principi invocati per Maometto & co.. Noto inoltre, con piacere, che non sono state incendiate ne sedi Rai ne ambasciate da parte dei fondamentalisti cattolici o dei vituperati Teocon, e neppure sono state emesse condanne a morte verso Crozza o Fiorello.Ritengo più che mai leggittimo che i diretti interessati siano urtati dalle parodie che li vedono protagonisti come è legittimo che queste continuino. Mi rattrista solo il fatto che alcuni esponenti della sinistra si straccino le vesti a condannare l'ingerenza del Papa, avendo ancora in bocca le parole di solidarietà per quei sensibiloni degli  incendiari musulmani.E poi parlano di civiltà...Mike Tarantola