IL DISCOLO

Post N° 132


ALLES SARKO'...Fossi francese voterei Sarkozy. Voterei la sua idea della Francia, del merito, del lavoro e del sacrosanto principio che tutti devono avere l'opportunità di farcela. Lo voterei contro il socialistissimo principio del "non preoccuparti, provvede lo Stato...". La Royal è costretta a calcare le orme del piccoletto meticcio, proponendo temi tipici della Destra transalpina con risultati incerti. E' quindi Sarko l'uomo da battere e la battaglia sarà di certo aspra. Non credo che i centristi convergano a sinistra, tantomeno che i Lepenisti possano boiccottare il meticcio, pertanto Sarko può sentirsi al sicuro. Ma mancano 15 giorni e tutto può succedere. Quello che è successo ieri è comunque un segnale di come le grandi democrazie, con i loro pregi e difetti, si stiano muovendo verso leader carismatici, portatori di innovazione culturale e politica. Sarko è uomo vero, istrionico, carismatico, che non lesina insulti e non spreca complimenti. La Francia è quello che è, senza arabeschi, pizzi, merletti e champagne : uno stato travagliato da conflitti sociali e politicamente alla deriva. Dire la verotà a olte non paga, ma la formula Sarkozy sembra dare i suoi frutti.L'Italia delle lacrime partitodemocartiche si rivela invece il solito stato di serie B, con politicanti di serie C e una struttura burocratica da africa subsahariana. Piangono gli ex comunisti, piangono i centristi. E piangono non per i partiti, giammai, ma per i patrimoni che dovranno ripartire. Giornali, cooperative, immobili : altro che tesoretto. Piangono...anche loro per un giorno comuni italiani : problemi ad arrivare a fine mese, buste paghe alleggerite, tfr rubato, infrastrutture decadenti....Mike Tarantola