DISTURBO OTTICO

Post N° 8


Artificio.Mi guardi. Ti guardo.Incolmabile distanza.Sono nata appesa ad un filo. Mi dici di tornare indietro, aprire gli occhi, cercare quel filo. Obbedisco. Solo a te, sempre. Non saprei che altro fare. Credo.Correndo inciampo, sui miei passi di pietra e ricordo. Nascosta dietro una porta, tu e le tue ali invisibili. Affissa a quel muro, tagliarti le ali, cucirti la bocca. Poi piango. Mi rialzo. Ancora indietro. Forza, mi dici, non piangere.Ancora indietro, il filo. Mi stringe il cuore, come seta lo avvolge.E mi trovavi appesa, sospesa alle cornici delle porte. Scendi, mi dici.Ti guardo e sono un piccolo ragno rabbioso e pieno di lividi, scendo e striscio sul pavimento di marmo. Mi guardi e ridi. Ora di cena.Cerco il filo nel piatto, cerco il tuo cuore.Artificio dello sguardo.