Il 23 ottobre 2007 è senz’altro una data da ricordare; tra l’altro il caso vuole che siano trascorsi esattamente due anni e nove mesi dal giorno della separazione.Ho chiamato come al solito il cellulare della mamma per poter parlare con te.Come accade spesso negli ultimo tempi, non vuoi parlare. Allora sento la mamma che ti incita ma rispondi che “non hai tempo… ”Allora la mamma (e qui la prima cosa inusuale) ti dice: “allora se non parli tu guarda che ci parlo io con papà”. Forse è proprio quello che tu vuoi…!Quindi lei mi dice che se per me va bene tu potrai stare con me già da giovedì; e fin qui niente di eccezionale.. Di sicuro avrei dovuto riportarti indietro un giorno in anticipo, la domenica sera, come già accaduto altre volte.Ma ecco la sorpresa: “se vuoi riportala pure lunedì..(!!!!) Fatico a trattenere una istintiva esclamazione di gioia… e mi esce un lapidario “per me va bene…”, ma in realtà mi sembra impossibile aver sentito quelle parole.Allora chiedo a che ora dovevo riportarti e lei mi risponde che lavora (si, LAVORA) fino alle 18, pertanto potevamo stare assieme tutto il giorno.Non mi illudo, è in corso la consulenza psicologica disposta dal giudice per verificare quali siano le modalità che devono regolare il tuo affidamento, che per ora è congiunto.C’è in ballo l’ipotesi, neanche tanto remota che ci possa essere una inversione di rotta, un ritorno all’affidamento esclusivo ad uno dei due tra me e la mamma. Ma non credo che sarebbe una cosa giusta. Indietro non si torna, anche se credo di essere in vantaggio netto. Ma questa non è una gara.E tu non sei un premio in palio.
24 OTTOBRE 2007
Il 23 ottobre 2007 è senz’altro una data da ricordare; tra l’altro il caso vuole che siano trascorsi esattamente due anni e nove mesi dal giorno della separazione.Ho chiamato come al solito il cellulare della mamma per poter parlare con te.Come accade spesso negli ultimo tempi, non vuoi parlare. Allora sento la mamma che ti incita ma rispondi che “non hai tempo… ”Allora la mamma (e qui la prima cosa inusuale) ti dice: “allora se non parli tu guarda che ci parlo io con papà”. Forse è proprio quello che tu vuoi…!Quindi lei mi dice che se per me va bene tu potrai stare con me già da giovedì; e fin qui niente di eccezionale.. Di sicuro avrei dovuto riportarti indietro un giorno in anticipo, la domenica sera, come già accaduto altre volte.Ma ecco la sorpresa: “se vuoi riportala pure lunedì..(!!!!) Fatico a trattenere una istintiva esclamazione di gioia… e mi esce un lapidario “per me va bene…”, ma in realtà mi sembra impossibile aver sentito quelle parole.Allora chiedo a che ora dovevo riportarti e lei mi risponde che lavora (si, LAVORA) fino alle 18, pertanto potevamo stare assieme tutto il giorno.Non mi illudo, è in corso la consulenza psicologica disposta dal giudice per verificare quali siano le modalità che devono regolare il tuo affidamento, che per ora è congiunto.C’è in ballo l’ipotesi, neanche tanto remota che ci possa essere una inversione di rotta, un ritorno all’affidamento esclusivo ad uno dei due tra me e la mamma. Ma non credo che sarebbe una cosa giusta. Indietro non si torna, anche se credo di essere in vantaggio netto. Ma questa non è una gara.E tu non sei un premio in palio.