DOMANI CAPIRAI

22 GENNAIO 2008


In effetti mi ero quasi dimenticato come scrivo quando sono incazzato. Scordavo che, il giorno di natale, circondata da gente e giocatoli ed immersa nel clima festaiolo, quando tua mamma ti ha telefonato, verso le dieci di sera, non avevi proprio voglia di parlarle. A forza di insistere un paio di cose gliele hai dette, ma non sei stata molto espansiva.Il 26 mi sono svegliato con l’idea di convincerti a parlare con la mamma per farle fare gli auguri di buon onomastico da te. Presa così allo sprovvisto, appena sveglia, hai accettato di buon grado. Detto fatto, ho preso il telefono, composto il numero e te l’ho passata. Sono sincero, alla fine della telefonata, stavo bene anche io… non so spiegare, ma provavo una sensazione di soddisfazione generale, di benessere.Ieri invece mi sentivo proprio un coglione quando leggevo quel che ha scritto lo psicologo sulla perizia: “la madre in una comunicazione via email, lamenta difficoltà di comunicazione telefonica con la figlia durante le vacanze natalizie…”. Certo, quando leggerai queste parole non credo che ti ricorderai di quella volta che ti ho fatto fare gli auguri alla mamma, ma certo credo che capirai.Stasera per l’ennesima volta mi hai ripetuto al telefono la frase che ti hanno insegnato così bene: “papi chiama domani, adesso non voglio parlare..”. Ecco allora che mi ritorna di nuovo questa sensazione del sentirsi coglione, illuso e povero coglione. Comunque fa nulla… io mi sento a posto con me stesso e di certo non mi viene il voltastomaco quando mi guardo allo specchio. Rimane la rabbia ma piano piano imparerò a non farci caso. A volte accade già.Spero che arrivi presto quel domani dove tu potrai decidere liberamente se parlare o meno con tuo padre e se questa rimarrà la tua volontà allora proverò a riorganizzarmi la vita senza considerare te come costante punto di riferimento, così come mi ostino a fare ancora nonostante tutto.