DOMANI CAPIRAI

2 AGOSTO 2008


Proprio stasera mentre stavo scambiando qualche parola (in codice) con Flo, ho deciso di scrivere qualcosa, tanto per non perdere il filo..Ieri sera sono rientrato a casa dopo la canonica settimana di vacanza sancita dalla legge.Questa volta ero venuto a prenderti a Vicenza dove ti ho anche riportata. Abbiamo infatti passato una settimana dai parenti in provincia di Milano, a Cassano d’Adda e venendo da Udine ero di strada, quindi inutile fare lo “scambio”, come al solito, a Treviso.Come sempre invece il tempo è volato pur senza fare nulla di particolare. E proprio vero che quando due persone stanno bene insieme non serve nulla, basta la vicinanza.Abbiamo passato la settimana girando per parchi acquatici, senza organizzare nulla, e credo proprio che di meglio non avresti voluto fare.In particolare consiglio, a chi ha dei bambini da fare divertire, il parco acquatico di Antegnate. Al primo ingresso mi hanno regalato un pass omaggio per te per tutta la stagione. Peccato che quest'anno non ci torneremo più.. Ogni sera, in chiusura, ho dovuto toglierti “a forza” dall’acqua e nemmeno la promessa di riportarti la mattina successiva serviva a non farti piagnucolare. Per il resto il rapporto cresce, e la distanza nulla può. Ieri sera notavo lo sguardo rassegnato, seccato e stanco di tua madre che per la verità senza neanche un minimo sforzo di finto coinvolgimento, ti osservava mentre piangevi quando io me ne stavo per andare.Sei partita in quarta chiedendomi di salire in casa perché dovevi farmi vedere i giochi e alla fine ti saresti accontentata di molto meno: “accompagnami solo fino in cima alle scale, solo davanti alla porta”. Io rispondo con le solite scuse… “è tardi… c’è la coda.. papi ha tanta strada da fare… domani lavoro…”. Dall’altra parte silenzio totale. Comprensibile, d’altronde mica posso entrare a casa e vedere i mobili sottratti da casa mia… Imbarazzante no?Come al solito prendo coscienza dei tuoi cambiamenti in maniera piuttosto brusca. I week end di “normale frequentazione” passano troppo veloci e spesso non c’è tempo per registrare i tuoi progressi. Sconvolgente sentirti dire che “questo gioco è un regalo di Udine, non lo porto dalla mamma” oppure chiedermi se un tale gioco lo puoi portare a Vicenza. Ma certo che puoi stellina! Ti ho spiegato tante volte che i giochi non sono miei, ma sono tuoi e puoi farne quel che vuoi. Sicuramente i tuoi pensieri hanno un preciso significato che vorrei conoscere o forse no, perché so che nascondono tanta sofferenza..